34 poranei, nella fiducia di sollecito emendamento. E, purtroppo, non fu così. La concezione di due Italie, accolta come un espediente transitorio, troppo spesso ripetuta, finì per prevalere e fu imposta dal succedersi degli eventi (1). Ma fino a che non diventò irrevocabile mezzo di assestamento, non produsse effetti locali decisivi. 5. — La funzione politica della nuova Venezia, trasse origine da questo laborioso processo. A similitudine, e come immediato riflesso del costituirsi delle due Italie nell’ordinamento generale, quella bizantina e quella longobarda, si svilupparono e si consolidarono le due Venezie (2), quella di terraferma e quella lagunare. La pressione militare lungo la linea costiera in danno dei rivieraschi stimolò il movimento migratorio in laguna ; ma il problema politico locale entrò in una fase risolutiva, quando diventò un problema territoriale. Diversa prospettiva prima non esistette, nè potè esistere. La vita della laguna, più o meno attiva, restava strettamente legata non solo economicamente, ma anche, e sopratutto, per le funzioni politiche e amministrative al retroterra. La lettera cassio-doriana ai tribuni marittimi, della prima metà del sec. V, nella pienezza di attività del governo gotico, è documento persuasivo (3). La laguna esisteva, ed era saldo collegamento fra la vita della terraferma e l’esercizio marinaro (4). I tribuni marittimi, funzionari locali, dovunque risiedessero, avevano giurisdizione nella Venezia marittima e governo sopra tutte le attività della vita (1) Cessi, Le vicenda cit., I, 139. (2) Pauli Diaconi, Risi. Lang., II, 14 ; Iohannis Diaconi, Chronicon, ed. cit., p. 63 sg. (3) Cassiodobu, Variarum, XII, 24. (4) Per eliminare ogni equivoco conviene precisare che nella rappresentazione lagunare della lettera cassiodoriana non si ravvisa alcun aspetto di terraferma. L’ alternativa di fisionomia rilevata dall’ osservatore era effetto dell’avvicendarsi dell’ alta e bassa marca, che con ritmica successione metteva a nudo vasti spazi secchi o accentuava il carattere insulare, e richiamava alla mente la visione delle Cicladi. La lettera poi delle Variae, XII, 22, è diretta ai provinciali dell’Istria, e la proxima regio supra sinurn maris Jonii constituta, delle cui bellezze e della cui fertilità tesse le lodi Cassiodorio, bì devo identificare nel territorio dalmatico, l’ordo pulcherrimus insularum nel gruppo di isole antistante a quella spiaggia.