AQIIIIFJA nonia. la Macedonia, la Misia. l'Achaia ei le do Thracie. et quelle con ferro et fuoco vantate, venne per la Germania ne la Schiavonia. et primo prese Traù, Sebenico, Belgrado, Zara, Ze-gna et Puola, et altri luochi prese et dirupete et brusoe; poi passato il fiume de l’Arsa, divide l'Italia, et seno di Trieste, venne ad Aquilegia, la qual era città ditissima et forte, et molto nominata, dove si accampoe. et vi stette tre anni a campo; tandem, conquassate le mure, li habi-tanti deliberarono di voler fugirc a I- isole vicine del mare, et [portato il loro thesoro et suppellettile, meglio che poteno, messeno sopra le mure de la città, a ciò non paresse vuoda. alcune statue di legno armate, parevano huo-tneni a custodia, et abbandonono quella città, et poi andorono nd edificar Grado. Ma Attila, cognoscendo quelli non esser veri armati, per un segno, che un' aquila li andò sopra il capo di una di quelle immagini, et siete ferma, onde se ("ussero stati huomeni si harebbe moveslo. introe ne la città senza contrasto, et quella rui-nò et brusoe Demum andò a Concordia, et li concordiani pavidi fugiteno a la marina, et poi