Al. bl>C> et ben fìnse opera ardua e non da mirare con si picciola carina in tanto grande pelago, pur de mostrare quanta alfctione tengo a la mia patria, ho voluto in brevissimi zorni metter a uno quello mi è parso necessario da dover sa per sì da' patritij nostri qual da' forestieri, i quali tanto desiderano intendere di questa atti la sua origine et governo. Et fanno bene ei ottimaThente ; perchè in verità, principe sublime. tal e tanto è il nome de la città de Venetia. che. dirò cussi, per tutto il mondo n’ è fatto grande estimatione: quelli che non l'hanno veduta. bramano di vederla et intender come si governi; quelli l'hanno veduta, non finiscono di lodarla. Per la qual cossa. questa mia lucubra-tione a te, principe glorioso, do. dedico et mando; et recevi il picciol dono del Sanuto. patritio tuo, essendo da commendar non lo stile ma la fatica; et l'ordine commenda, a ciò inizi di dimostrar quello che ne l'età mia ho voluto far come a molti è noto), perchè più presto ho voluto scriver qual si sia, che star taciturno come molti fanno, per paura*non esser appontadi. ! quali so che al primo mi biasmeranno. che