140 sentava un valore economico non trascurabile, sì da assumere una funzione politica e da influire sopra lo sviluppo ordinario della vita e nei momenti di crisi internazionale. L’attività commerciale aveva abbracciato una sfera più larga in rapporto all’ incremento della navigazione lungo la via solcata dalla marina bizantina nell’Adriatico e nel Mediterraneo (1), assicurandosene l’eredità con lento progresso. Navi venefiche toccavano l’Istria, approdavano in Dalmazia e sopra il litorale orientale (2), scendevano a Ravenna (3), navigavano in tutta la sua lunghezza l’Adriatico, volgevano a Levante, ma preferibilmente si spingevano sopra le coste dell’Africa settentrionale e prendevano contatto con i Saraceni (4). Di là risalivano, traverso il Tirreno, ai porti mediterranei della Spagna o ai porti tirrenici della costa italica per giungere a Roma. A Roma i mercanti venefici arrivavano anche per via di terra, scendendo da Ravenna o risalendo dai porti tirrenici dell’ Italia meridionale, dopo aver negoziato con bizantini e longobardi (5). Il loro traffico non aveva limite, alimentato da tutti gli articoli di scambio fra occidente ed oriente, sia in proprio, sia per terze persone, sia lucrando sopra i noli per trasporto di merci e persone, panni, sete, filati, pietre preziose, oro, argento, spezierie ecc. (6) : ma anche, e non meno (1) Lib. ponti!., Vita Hadriani, ed. cit., I, 490: in ipsis Qreciae parlibus in exilio mancipatum retineri praecepissent... ; Costantinopolim in exilio, sive per Venetias sive per aliunde.... dirigeret. (2) Placito di Risano (Kandler, Cod. dipi, istr., I, s. a. 844 ; Documenti cit., I, 65); anibulamus navigio in Venetias, Ravennani, Dalmatiam et per /lumina, quod nunquam jecimus. Cfr. pure il diploma di esenzione di re Carlo al patriarca Fortunato per quattro navi (M. G. H., Dipl. Karol., I, 270; Documenti, cit., I, 59). (3) M. G. H., Epist., Ili, 622 sg. ; Documenti cit., I, 55. (4) M. G. H., Epist., V, 97 ; Documenti cit., I, 70: Ipsi vero missi Sarra-cenorum in navigiis Beneticorum venerunt, et sic veniendo comhusserunt igne duo navigia. (5) Lib. ponti)., Vita Zaccariae, ed. cit., I, 433 ; M. G. H., Epist., Ili, 622 sg ; V, 97 ; Documenti cit., I, 55, 97. (6) Testamenti di Giustiniano duca e di Orso vescovo (Gloria, Cod. dipi, pad., I, 12 sgg. n. 7 ; 22 sgg. n. 11 ; Documenti cit., I, 93 sgg. ; 114 sgg.); Anon. Sangallense, Chron., in M. G. H., Script., II, 752, 760, 762 (commercio con Pavia) ; Dipi, di Lud. II al vescovo di Cremona, per il transito di Cremona (in Muratori, Ant. Italiae, II, 25 ; Documenti cit., I, 111) ; Pactum Lothar. c. 3, 16, 17 (M. G. H., Capit., II, 594 ; Documenti cit., I, 102, 104).