383 politica italiana, nella quale il governo del terzo Ottone sperimentava la sua debolezza. Il sospetto è suffragato non solo dalle offerte imperiali, ma anche dalla fretta del duca di chiarire la propria condotta presso i sudditi. Al terzo giorno dalla partenza dell’imperatore egli riunì il placito per illustrare i risultati dell’incontro. Risultati essenzialmente negativi, e per questo, egli, rinfrancato, poteva affrontare con serenità e sicurezza l’ansiosa coscienza pubblica ; risultati negativi, che tuttavia non avevano compromesso i rapporti con l’impero. Ottone III, dolente del rifiuto ducale, ebbe un istante di scrupolo, più che di sdegno, di accettar doni da quel duca, che negava maggior prova di amicizia (1). A questo non era sorrisa l’idea di mettere a repentaglio, in audaci avventure, le fortune del suo popolo per la lusinga di discutibili vantaggi. L’imperatore forse se ne rese conto, e il rammarico, destato da un attimo di sconforto, non ebbe seguito. Partendo, il sovrano tedesco non rifiutò recare con sè i ricchi e preziosi omaggi ducali, la sedia eburnea adorna di ricco cuscino, la tazza argentea e l’orciuolo finemente cesellati, mirabile opera dell’arte nostrana (2). Rientrato in sede, dimessi i malumori, se mai qualcuno avesse ospitato nel suo animo, non rinnegò, almeno in parte, le promesse veneziane. Graziosamente abolì l’onere del pallio, cui il duca veneto era tenuto, quasi a mostrare che la politica imperiale non mercanteggiava, non serbava rancori, non meditava vendette, non coltivava desideri di rivincita (3). Non mancarono anche poi, mediatore sempre l’uomo di fiducia delle due parti, tra imperatore e duca occasioni di scambio di cortesie, a testimonio del perdurare di un’atmosfera di franca armonia (4). Il dissenso di un istante non riuscì a distruggere un edificio politico saggiamente costruito. Pietro Orseolo aveva saputo resistere al fascino di una grande politica continentale, non per animo imbelle, o per paura, o per (1) Iohan. Diac., Chronieon cit., p. 164. (2) Iohan. Diac., Chronieon cit., p. 164. (3) M. G. H., Dipi. reg. et imp. II, 830, D. O. II, n. 397 : aprile 1001. (4) Iohan. Diac., Chronieon cit., p. 162.