338 Paolo III. 1534-1549. Capitolo ti. nicane della Sapienza, alla ;ui testa stava Maria, la sorella del Carata.1 Nella primavera del 1538 Gaetano riuscì anche ad avere colla chiesa di S. Paolo, che un giorno doveva diventare il luogo di sua sepoltura, una casa di Dio, la cui ampiezza e posizione nel cuore della città permetteva a lui e ai suoi compagni di svolgere tutta la loro attività in Napoli. In S. Paolo il culto veniva tenuto nel modo più solenne osservando alcuni usi speciali ; così ai due lati dell’altare vennero poste tende allo scopo di preservare da distrazioni i preti che compivano la prece orale. Nella chiesa stessa gli uomini e le donne erano tenuti distinti. Anche le lapidi sepolcrali furono allontanate dalla casa di Dio, che diventò un modello di pulizia e ordine. Mentre altrove nelle chiese d’allora secondo la cattiva costumanza dell’età del rinascimento spesso si stava molto irriverentemente, di S. Paolo si racconta, ¡che ivi il popolo osservava il più rigoroso silenzio: non dev’essere stata picciola fati:a ottener ciò coi vivaci Napolitani.2 II popolo poi accolse con entusiasmo che Gaetano tornasse a rendere universalmente adottato il commovente costume, che rimonta a san Francesco, di erigere presepii nelle chiese al tempo natalizio.3 La vigilanza di Gaetano e del suo socio Marinoni scoprì nel 1539 il seme dell’eresia sparso a Napoli da Juan Valdes e ulteriormente diffuso nelle sue prediche dal cappuccino Ochino; egli però non riuscì a ottenere provvedimenti contro questo pericolo.1 Attività simile a quella in Napoli svolse Gaetano dal 1540 al 1543 come superiore della casa di Venezia. Ivi pure egli aveva specialmente a cuore che si tenesse il culto divino in modo esemplare ed incitava i fedeli alla frequente comunione. Al principio del 1541 dietro preghiera dell’antico Giberti tenne a Verona una missione 1 Paolo III confermò d'elezione con *breve del 28 maggio 1537. Copia cel-l'Archivio generale dell’Ordine dell Teatini in Roma. 2 Ofr. Silos I, 201 s., 200s.; Lüben 190s.; Maulde-la-Clavière 140s. V. anche Tacchi Venturi I. 123 s. Intorno alla seconda palla usata dai Teatini come appoggio per l'ostia nella Messa vedi Cavanti-'JIeuati, Thes. s. ritmilii I, 2, 1. La * Concessione della casa e chiesa di 8. Paolo fatta alli Thcatini ili Napoli dal Card. Vine. Cara fa porta la data del 3 aiptrile 1538. Nel documento diretto al praepositns dei Teatini di Napoli si dice: * « Cum, slcut accepinnts. vos proprium non halteatis. seid de eleinosinariim oblationibus Christiffidolium vivatis. adeo tx empi u rite vitae exercitio et dlvinornm officiorum celebra ti oiu salubribusque monitis intenti hucusque exfetatis, ut- merito totius civitatis nobilitila et eivium benevolentiani eonsequuti fueritis et ex vestrum religiosa vita et doctrinis nobile» et cives ii>si non parva tu spirituadean consolationem susci-piant, locum tamen in prefata civitate, in