204 Paolo ITI. 1534-1549. Capitolo 4. del quale dovevasi rimettere intanto l’oggetto della controversia nelle mani dell’inviato imperiale e rimandare ogni ulteriore procedimento fino alla venuta di Carlo V in Roma.1 Per quanto insistesse in seguito presso Carlo V perchè gli lasciasse finalmente libera mano nella questione di Camerino, Paolo III non ottenne nulla. Habsburg rimase fermo2 e quando fu in Roma, l’imperatore riuscì poi a piegare il papa a ulteriore condiscendenza : l’8 maggio 1536 venivano sospese per sei mesi e più a beneplacito del papa le censure lanciate per il negozio di Camerino.3 Oltre che dalla questione del possesso di Camerino il papa nel 1535 fu tenuto occupato specialmente dal processo contro ¿1 cardinale Benedetto Accolti, una faccenda anche questa ereditata da Clemente VII. Benedetto Accolti, rampollo di una famiglia aretina, era propriamente una creatura dei papi medicei. Entrato nello stato clericale senza vocazione, egli, uomo di fine cultura umanistica, e in relazione amichevole coi più ragguardevoli letterati, si guadagnò per il suo talento poetico il favore di Leone X. Sotto Clemente VII salì rapidamente, diventò vescovo di Cremona, arcivescovo di Ravenna e nel 1527 cardinale. Come questa dignità, così ottenne parimenti per denaro nel 1532 il governo d’Ancona e la legazione delle Marche.4 Là la naturai tirannica di questo genuino uomo del rinascimento intaccato fino al midollo dalla corruzione del tempo, raggiunse una fioritura lussureggiante. Un vero governo del terrore sopravvenne 1 V. in App. n. 11-12 la * (relazione dì Sandhez idei 3 giugno 1535 (A r-<* li i v i o <1 omeetic o, di Co r t e e di Stato in Vienna); la * lettera ■lei cardinale E. Gronaagia al dluda, dii Milana del 5 stagno 1535 (GoU. Burli. Ut. 5788, f. 162s„. della B i li li oteoia Vaticana); la ietterà dii Ricalcati del-l'il giugno 1535 presso Cardauns, Paul- III. 161 e la * relazione di G. M. della Porta del 30 giugno 1535. A rolli vi o di Stato i!n Firenze. 2 Cfr. Cardausts loc. cit. 161 e. a »Breve al * « vicarili» gemerai, episcopi Camerinemsis : Bicet Guidobaldus ;1e Rnvere, Bilia de Varano et Oatbextoa Cibo eius mater... hu'itus sanc-tae sedis grafia se indignos reddiderint, tamen... d'ictos Guidobalduin, Iuliam et <”atherinam ac comiplices et conrebelles eorum a censuri» ecelesiasitìlcls ad sex raenses a dat. pres... et interini ad lieneplacitum nostrum... absolvimus in-lerdìctumque ecclesiasticum in erri tato, diocesi, territorio et districbu Camerini... ad dictois sex nienses et interim ad .similem nostrum bemeplaoifum su-soendimus. Decernentes quod1 statini d'i'ftis 6 mensliibus elapsis rei beneplacito nòstro interea revocato... Guidobaldiis... nisi efficaciter et piene paruerint, in easclem censuras ipso facto reincidisse... dìct&que civitas, di oc. territ. et di-strictus Camerini eidem interdi et o ecclesiastico ut prius subiecta censeantur. Dat. Bombe die VIII mali 1536. A° 2° » (Min. brei\ Arm. .)7. 1. 2, n. 2. Archivila segreto pontiificilo). Durò aneiie in seguito la paura die Pao- lo III procederebbe tuttavia contro Camerino (v. le * relazioni di G. M. della Porta del 7, 14, JS novembre e 14 dicembre 1536 nell'Ar c li i v i o di Stato in F i r e n z e). Ba sospensione delle censure venne poi più volte prolungata : v. * le relazioni di G. M. della Porta del 5, 7, 9 e 15 novembre 1537. Eoe. cit. 4 Cfr. il nostrioi voi. IV 2, 250, 42S.