682 Pàolo III. 1534-1549. Capitolo 14 b. In virtù della colonizzazione dei Portoghesi il cristianesimo era pervenuto anche nelle Indie orientali, dove Francescani e Domenicani annunciaronvi il Vangelo. Centro del cristianesimo come dei possedimenti portoghesi era la città di Goa, porto di mare situato sulla costa occidentale dell’india anteriore. Paolo III eseguì ciò che già Clemente VII aveva progettato: addì 3 novembre 1534 elevò Goa a vescovado, che doveva abbracciare gli immensi ter-ritorii dal Capo di Buona Speranza ai confini della Cina. In questa occasione il papa confermò espressamente anche per questa diocesi colossale, che agli 8 di luglio del 1539 venne sottoposta a Fun-chal innalzata ad arcivescovado, il diritto di patronato conferito dai suoi predecessori alla corona portoghese per le sue colonie. In compenso del patronato il re portoghese assunse l’obbligo di mantenere la cattedrale di Goa e gli istituti ecclesiastici di quella diocesi, di erigere e dotare dappertutto secondo il bisogno chiese e cappelle e finalmente di darsi cura perchè in ¡nessun luogo mancassero pastori d’anime.1 Le condizioni ecclesiastiche a Goa come la dilatazione del cristianesimo nei possedimenti portoghesi soffrirono in modo straordinario per la profonda corruzione morale, alla quale era scesa gran parte degli impiegati coloniali portoghesi. Fare oggetto di radicale missione quei cristiani all’apparenza era altrettanto necessario quanto per i pagani e solo un uomo straordinario poteva recare aiuto. Un tale uomo mandò Paolo III la primavera del 1540 nella persona di Francesco Saverio. Con costui comincia una nuova epoca per il mondo della civiltà dell’Oriente. Nel breve spazio di sei anni la sua attività pervasa da fuoco divino riuscì a organizzare sì felicemente il campo di missione su suolo indiano e ovunque il Portogallo aveva fondato la sua potenza, che potè diventare il punto di partenza d’ulteriore attività abbracciante tutta l’Asia orientale.2 Paolo III acquistossi grande merito non solo per le missioni, ma per la civiltà in genere ponendosi decisamente alla tutela della libertà degli Indiani in America. Già da lunga pezza i Domenicani, con alla testa l’ardente Bartolomé de las iCasas, nominato vescovo di Chiapa da Paolo III addì 19 dicembre 1543,3 condu- Rio de Janeiro 1SS6. 48, 63-06; Polancus. Chrvnicrm I, n. 493-497; Orlan-dinus lib. 9, ji. 85-101; ìSimào de Vasconoellon .8. J. i+ 1071], Cronica da Com-panhia de Jesu do E ut a do do Brunii P, Lisboa 1865, 31-37). 1 Corp. dipi. Port. Ili, 151 ss. ; Mìt.lhaiir. fìvxch. der hat hol. Missionen in Ostindien, München 1851, 51s.; v. anche Contzen, (loa im Wandel der Jahrhunderte, Berlin 1902. La bolla dell’8 luglio 1539 in Bull, patronat. Portug. I. 170 s. 2 Giudizio (li Dahlmann (Indische Fahrten I, Freiburg 190S. 399). Particolari sopra p. 426 ss. 3 Acta consist, in Records loc. eit. 9.