690 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 15 a. Qual valore desse Paolo III alla scienza è provato dalla sollecitudine che addimostrò per l’educazione degli altri suoi nepoti. In conseguenza di essa persino il selvaggio Pier Luigi Farnese, l’educazione del quale aveva diretta il poeta Baldassarre Molossi,1 si è affermato mecenate.2 Per educare il nepote Ranuccio Paolo III chiamò a Roma nel 1540 l’umanista Francesco Florido Sabino: a questo dotto distinto per grande amore della verità egli più tardi affidò eziandio l’educazione di Orazio Farnese.3 A compagno di Ranuccio all’università di Padova venne destinato l’egregio Lodo-vico Beccadelli, che in seguito diventò segretario dei legati conciliari e dopo l’elevazione di Ranuccio a cardinale suo vicario nella legazione della Marca.4 Tanto Alessandro che Ranuccio Farnese hanno splendidamente risposto alle speranze, che il papa ripose nel risveglio dei loro interessi scientifici ; l’uno e l’altro sono stati così instancabili nel promuovere i letterati da apparire pienamente giustificata la lode loro tributata sotto questo rispetto dai contemporanei.5 II mecenatismo di Ranuccio Farnese cade in età posteriore, quello invece di Alessandro appartiene lin parte al pontificato di Paolo III. Nell’abitazione principesca di Alessandro, che come vicecancelliere risiedeva allora nella Cancelleria, i letterati avevano libero accesso. Là Vasari fu indotto ad accingersi immediatamente alla composizione dell’opera sugli artisti celebri.e Letterati del più disparato indirizzo erano in relazione col nepote e godevano della sua liberalità; còsi insieme allo sbrigliato poeta Francesco Maria Molza7 anche il pio Marcantonio Flaminio.8 Quando apprendiamo che quest’ultimo ebbe in dono dal cardinale un podere con una magnifica villa, comprendiamo come i poeti inalzassero alle stelle un tale protettore.9 Già 1 Cfr. Affò, Vita di lì. Molossi, Parma 1779. 12 s. 2 Con Poggiali, Storia di Piacenza IX. 184 e Affò (passim) cfr. t’interessante documento pubblicato da Ronchisi in Atti Mod. IV, 186. * Cfr. Atti Mod. V, 385 s.; Gior. d. lett. Ital. VIII, 337 s. 4 Vedi Mazzuchelli II 2, 577. 5 Cfr. Petki Victobii epist. lib. 2, f. 42; Tikaboschi VII 1, 20 s. ; v. anche Clattsse, Les Farnèse 177 s. * Cfr. Kaxxab 145 s. i Vedi Sgrassi, Poesie di Molza, Milano 1808, 82 s. ; cfr. Budik II, 57 s., 91 s. 8 Vedi Costa in Giorni d. lett. Ital. X, 384s., Cuccoli, Flaminio 119s., 169; v. anche QuiRiNr, Imago 6 s. ; Budik II, 113. L’In librum psalmorum Itrevis explanatio ad A. Farnes. card, del Flaminio uscì presso Aldo a Venezia nel 1545. 9 Cfr. Ciaconius II, 558 s., 565. Anche gli altri membri di casa Farnese furono variamente celebrati da poeti contemporanei : così in ispecie Vittoria Farnese, che nel 1547 sposò 11 duca d’ITrbino. Cfr. Taeducci, l'A tannili '1« Cagli, Cagli 1904, 51. Il God. Uri). 71/2 contiene 1’ * lipithalamium Guidob. Roberti et Victoriae Farnesiae Tìrb. ducimi di Ianus Vital. Panormit. civ. Rom. dedicato al cardinale A. Farnese. In Caci. Vatie. 9063, f. 7b della Biblioteca Vaticana una poesia in Victoriae Farnesiae partum.