Olivino - L’innovazione religiosa in Polonia. 603 più forte un’impronta affatto nuova in virtù d’un dotto piccardo, Giovanni Calvino, che alla fine del 1534 era fuggito a Basilea, e aveva dedicato a Francesco I il suo Manuale della dottrina cristiana uscito due anni più tardi. Quest’opera, che nello stesso tempo doveva essere una difesa per i suoi compagni di fede vessati in Francia, conteneva il programma della sua vita, una vita dedicata alla guerra implacabile contro la Chiesa cattolica e il papato.1 Dall’autunno del 1541 in poi Calvino lavorò con ferrea logica e crudele rigore a realizzare il suo programma a Ginevra. Di là quell’uomo straordinario guadagnò crescente influenza non solo sui Latini e Germani, ma anche sugli Slavi. In breve la Francia, i Paesi Bassi, l’Ungheria e la Polonia offrirono un campo sommamente fruttifero alla propaganda calvinista. Le dottrine luterane eransi andate diffondendo in sempre più larghi circoli nel regno di Polonia quantunque contro le medesime fossero usciti decisamente in campo re Sigismondo I fin dal 1520 ed egualmente parecchi vescovi polacchi. La vicinanza del gran maestro Alberto di Brandenburg apostata dalla Chiesa e il vivo commercio colla Germania esercitarono forte influenza secondo l’indirizzo protestante. Onde colpire il male alla radice, il re proibì nel 1534 l’andata aU’università di Wittenberg.2 Ripetutamente Paolo III lodò l’azione risoluta di Sigismondo : pare anzi ch’egli si sia lusingato, che fosse raggiunto il soffocamento dell’eresia in Polonia, s di che invece non poteva parlarsi. La nobiltà polacca non osservò il divieto di frequentare l’università di Wittenberg e rimasero lettera morta anche le prescrizioni emanate nel 1535 come pure la disposizione del 1541, che comminava la perdita della nobiltà a chi accogliesse preti eretici,4 aggiungendosi usurpazioni del potere civile nel campo ecclesiastico, che portarono in conseguenza ripetute ammonizioni al re ed ai vescovi da parte del papa.5 Una delle cause principali, per cui erano vani tutti gli sforzi contro la diffusione dell’eresia in Polonia, risiedeva nelle condizioni di quel clero. Alla stessa guisa che in Germania, anche in Polonia 1 Vedi Kampscht ite J. 255. Di Calvino, della sua dottrina e della marcia trionfale della medesima per l’Europa, si tratterà nei prossimi volumi. 2 Gfr. Hìstor. Jahrb. XV, 377 s. ; Frisse II 1, 36, 53 s. ; Krasinski 45 s. ; Eichhorn I, 58 s. 3 Vedi Raynald 1535. n. 29; 1536, n. 41; 1537, n. 45. Sulla prestazione rtell’obbedienza da parte di Sigismondo il 4 luglio 1537 vedi Korzeniowski 92 ; ibid. 93 sull’aiuto finanziario dato al re da Paolo III. Nel 1538 il papa cercò (U guadagnare la Polonia alla lega contro la Turchia (v. Nuntiatnrberichte II, -S3, 279 s.). 4 Vedi TiieIjN’Er, Mon. Poi. II, ‘527 ; Krasinski 53. 5 Vedi Raynald 1542, n. 48 s. ; 1543, n. 56.