786 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 15 c. Presso questa chiesa nel 1542 s’era formata sulla guisa dell’associazione di S. Luca1 una confraternita d’artisti a foggia di maestranza. Fondatore di questa « Congregazione Pontificia dei Virtuosi al Pantheon » fu Desiderio d’Adiutorio impiegato nella Cancelleria papale e canonico della detta chiesa, di cui la seconda cappella a sinistra venne dedicata a san Giuseppe e assegnata alla nuova associazione. Come scopo di essa si dichiarò espressamente l’incremento dell'onore di Dio e l’esaltazione della Chiesa cattolica. Patrono era san Giuseppe: la divisa diceva: fioriscono nel Signore (florent in Domino). Tutti gli anni, nel giorno di S. Giuseppe le opere dei membri venivano esposte sotto il colonnato del Pantheon.2 Evidentemente il nobile canonico mirò a conquistare a migliore tenore di vita gli artisti di frequente molto leggieri e ad indurli ad esercitare la loro vocazione nel senso del cristianesimo invece di quello del paganesimo. Con Perino del Vaga furono tra i primi membri Antonio e Giambattista Sangallo, Iacopo Meleghino, Giovanni Mangone distinto come architetto, l’ingegnere Clemente Den-tocambi e l’intagliatore in legno Antonio della Banda. Dopo la morte del fondatore gli successe come presidente probabilmente Antonio iSangallo; divenne segretario Mario Antonio Labacco. Subito al principio del pontificato di Paolo III Sebastiano del Piombo dipinse un ritratto del nuovo papa, Che però è andato perduto : del resto di questo maestro, che fino alla morte avvenuta il 21 giugno 1547 occupò l’ufficio di piombatore delle bolle papali, non è noto del tempo di papa Farnese che il magnifico ritratto del Cardinal Pole. 4 Nel 1540 venne a Roma Francesco Primaticcio allo scopo di prendere le forme di sculture antiche e comprare opere d’arte per incarico di Francesco I.5 Un avvenimento iper il mondo artistico di Roma fu la comparsa nell’eterna città l’aprile del 1543 di Tiziano, che vi ritrattò Paolo III. Nell’autunno del 1545 il Tiziano tornò per la seconda volta a Roma. Avendogli Paolo III assegnata l’abitazione al Belvedere, sorse subito la gelosia degli altri pittori ; ma nè allora nè due anni più tardi il più grande colorista del suo tempo venne im- 1 Ofr. Missibini, ilem. dell’accad. di S. Luca, Roma 1823. 13s. 2 Cfr. la dissertazione, fondata sugli atti dell'archivio della congregazione, del Visconti, 8uUa istituzione'dèlia insigne congrega sione pontificio dei Virtuosi ni Pantheon, Roma 1869. 3 Cfr. Visconti loc. cit, 11, 16. 31. * D’Achiakdi, Sebast. del Piombo. Roma 1908, 286, 288, 292, 337. s Egli impegnò all’uopo il .suo conterraneo Vignola (vedi Willich 20). 6 Vasabi VII, 446; Atti, Mod,. Tl, 131 s.: Bebtoloth, Speserie 186, 187 e Artisti Veneti 18; Cbowe, Tizian II, 471 s. ; Olausse. Farnese 23 s., 72*-196®.; Gronau, Tizian 129 s., 140, La lettera di Tiziano a Carlo V in data di Roma 8 dicembre 1545 presso Fuxon, Inventa ire des autographes, Paris 1887 s.. 2097. La nomina di Tiziano a cittadino romano avvenne il 20 marzo del l.(4-> (vedi Gregorovius, Kleine Schriften I, 302).