Vita mondana in Corte. 235 la nascita d’un figlio del loro re,1 il cardinale Carata elevò energicamente protesta in contrario, ma quantunque accennasse espressamente al cattivo esempio che così veniva dato nel bel mezzo del tempo quadragesimale, non raggiunse l’intento.2 Paolo III lasciò fare ai Francesi. In generale questo papa non può venire assolto dalla taccia, che per più d’un rispetto si abbandonasse egli stesso ad una vita mondana, che non conveniva colla gravità del tempo. Anche ora come prima non soltanto da cardinali,3 ma anche dal papa in Vaticano venivano celebrate feste sfarzose, nelle quali comparivano musici,4 improvvisatori,6 persino cantatrici,8 danzatori e buffoni.7 Ora come prima si vide il capo della Chiesa muovere a cacce rumorose,8 invitare alla tavola sua le donne di sua famiglia e solennizzare splendidamente le feste famigliari dei nipoti.9 Do- 1 Sulle feste organizzate dal cardinale du Bellay nel 1549 in occasione della nascita del duca dl’Orléans vedi Rabelais II, 555 s. (cfr. in proposito Dumesnil, Voyag. frane. 12); Forcella 115s.; Clementi 203 s. V. la ** relazione idii Buo-nanni del 21 luglio 1549. (A rolli vio di Stato in Firenze). Probabilmente spetta al tempo di Paolo III anche l’drigiine della girandola, il magnifico spettacolo di fuochi artificiali a Casltel S. Angelo; v. Cracas 3 Serie 1894, 319e.; Benigni, Misceli. V. 164. 2 * « Messesi ancora hier mattina in conisisltoro a persuadere nella audientia che S. S. Rmii [Carata] liebbe da S. Stà che non er;t bene che queste feste si facessero, perchè era dii troppo mal esempio, che le si celebrassero in questi giorni cosi santi et di penitentia et nel luogo diov’era il caipo della religione chrMiana. Ma i nostri cavalieri havevano di' già fatte tante contramine ch’el voto di S. S. lima non hebbe luogo ». Lettere di Buonanni da Roma 14 marzo 1549. Archivio di Stato in Firenze. 3 Cfr. Solmi, Fuga 53 s. * Qual grande musieofilo fosse Paolo III appare dalle sipese per i musici della' sua corte (cfr. Bertolotti, Speseri-e 179, 187, 191-193, 197, 199, 201, 209; Artisti Lombardi I, 380 ; Art. Bologn. 122, 125 ; Barbier III, 478 s.). Sulla cappella pontificia al tempo di Paolo III vedi Adami, Osservae. p. ben regolare il coro dei cantori d. cappella Pontif. Roma 1711 e Riv. music. Ital. XIV (1907), 97 s. ; v. anche Haberl, Musikkatalog des, pcipstl. KapeEVmarchi rs, Leipzig 1888, 2 s., 5 s., 7«., 11, 66. 5 Cfr. Bebtolotti, Speserie 182, 185, 192. « Ibid. 187. 191, 192. 7 Ofr. sfl(pra p. 232 sul buffone Rosso; v. anche Bertolotti loc. eit. 183 (ibid. 197 andhe su una moresca eseguita al cospetto di Paolo III) ; Artisti Veneti 54 ; Müntz III, 71. 8 Cfr. Bebtolotti loc. cit. 183, 184, 193, 204. Addì 19 dicembre 1537 * N. Ser-"ardi riferisce che dopo l’Epilfanisa ili papa andrà a « fare la caccia di Canino si come fece la s. m. di Leone». Ai 29 di settembre dlel 1539 N. Spinelli scrive: * « Venerdì prossimo si comincia ranno a mandar le provisioni per la caccia a Momtailto et altri luoghi, dove andará S. Bne il s. diuca di Castro, Madama, il s. Ottavio e un grata numero di gente et serà bella cosa da veder » (A r-chivio di Stato àln Siena). Cfr. anche la lettera d!il Sforza del 25 gennaio 1540 in Nuntiaturberichte V, 76 e per il 1543 Affò 29, 45; Atti Mod. I. 152. 9 Già per uno dei primi banchetti celebrato da Paolo III ai 7 di febbraio del 1535 il maestro delle cerimonie Blasius de Martinellis nota : * « Papa