Francesco I e la questione del concilio. Attività dei cattolici. 63 del Vergerio. La visita dei Paesi Bassi pose termine alla missione del Vorst. Nel ritorno egli intimò il concilio anche nella Svizzera.1 All’ostacolo interno sorto dall’atteggiamento bruscamente ostile degli Schmalkaldici, s’era aggiunta anche una grave difficoltà esterna, la guerra tra Francesco I e Carlo V riaperta dall’estate del 1536. Il re francese, sempre avversario deciso del concilio, aveva ora un gradito pretesto. Ai 5 di settembre del 1536 egli dichiarò a Rodolfo Pio di Carpi vescovo di Faenza, nunzio accreditato presso di lui, che coi moti guerreschi del momento era impossibile ai prelati del suo regno andare a Mantova, che il concilio sarebbe sotto l’influsso dell’imperatore e sarebbe semplicemente un concilio particolare, cosa la quale non avrebbe fatto che aumentare ancora i mali esistenti nella cristianità.2 Quando il Carpi, che in dicembre era stato elevato alla porpora e nell’aprile del 1537 venne richiamato dal suo posto in Francia, prese congedo dal re, questi s’espresse con lui ancor più recisamente contro Mantova.3 In simile guisa al successore del Carpi, Cesare de Nobili, il re si diede a riconoscere siccome avversario aperto del conciliò, che con proteste cattoliche in bocca sosteneva invece grandemente le pretese dei protestanti tedeschi.4 Con quanta serietà nelle file dei cattolici fedeli alla Chiesa si prendesse a Roma e altrove la causa del concilio oi viene dimostrato dai grandi preparativi per il sinodo che furono fatti nel frattempo. Appena indetto a Mantova il concilio ecumenico, Giovanni Fabrizi, lo zelante vescovo di Vienna, compose un lungo memoriale per il papa, 5 nel quale venivano trattate molto per la mi- 1 Ofr. Ehses IV, 100 s., 115 s., 123 is. e Nuntiaturberichte II, 4ft s. ¡Vorst ritornò ad Heidelberg. Egli non visitò il vescovo di Strassburgo certo perché Paolo III aveva notificato direttamente il concilio al medesimo senza riferirsi al Vorst. L’*originale del relativo breve, in data di Roma 10 settembre 1537, nell’Archivio distrettuale di Strassburgo, G. 1!,05. Cfr. inoltre Wirz, Akten XXVII ; Mayer, Konzil von Trient und Gegenreformation in der Schweiz jl, |Stans 1901, 9. 2 Nuntiaturi>erichte II, '47. Ehses, Franz 1. und die Konzilsfrage 309 s. Ehses IV, 109-111. 3 Secondo la relazione di Carpi a Ricalcati del 3 maggio 1537 ; cfr. Ehses, Franz I. und die Konzilsfrage 310. * Ehses loc. pit 312. 5 praeparatoria futuri universalis, nuper indicti Coneilii per S. D. N. Paulum huius nominis Papam tertium. Auetore Ioanne Fabro, Episcopo Vietwiensi. Ex Oenipon te sexta die mensis Iulii anno a nato Jesu 1536 presso Ehses IV, 10-23; anche presso Rainald 1536, n. (37. Ctfr. Pastor, Reunionsbentrebungen 103; Dittrich, Contarmi 352; Nuntiaturberichte II, 12 s. Sulla data (non 4 luglio, come dà, seguendo Raynajld, la letteratura fino ad ora, ma 6) cfr. Ehses IV, 10, n. 2. Il memoriale venne spedito il 27 luglio da Innsbruck pi papa dal cardinale Cles di Trento ; v. presso Ehses 1^, 28.