Tras formazione del Campidoglio per opera di Michelangelo. 717 grado alla fama e alla dignità del luogo.1 Una larga e comoda cordonata saliente dalla Piazza Aracoeli e incorniciata in alto dalle grandi statue dei Dioscuri coi relativi cavalli, doveva fornire un nuovo accesso e mettere in immediato collegamento colla città cristiana il Campidoglio, che fino allora fu orientato verso il Foro pagano. Secondo il progetto di Michelangelo chi .saliva per la suddetta scala vedeva dinanzi a sè il Palazzo senatorio splendidamente restaurato e lai due lati magnifici edifici concordanti nello stile con portici a pilastri ornati di colonne e in alto il corpo principale del palazzo coronato da statue. La giacitura obliqua di questi due palazzi laterali fu dovuta alla posizione dell’antico Palazzo dei Conservatori. Questi splendidi edifici guidavano lo sguardo al Palazzo senatorio che li dominava e coi suoi colossali pilastri esten-dentisi per due piani costituiva il compimento imponente della composizione. In questo edificio, la cui facciata copriva il conglomerato delle fabbriche precedenti, soltanto la torre campanaria coronata da merli ricordava il carattere anteriore simile a fortezza. Una duplice scala scoperta sboccava, all’altezza del primo piano, in un balcone aperto ornato di statue, sul quale s’apriva l’ingresso alla grande sala del Senato. La fontana postale innanzi accresceva il carattere monumentale della splendida scala scoperta. Sotto al balcone Michelangelo ideava di collocare in una nicchia una statua colossale di Giove, ai cui piedi la fontana doveva vuotarsi in un ampio bacino, ai lati del quale era progettato di collocare quelle poderose statue di divinità fluviali, che fino allora erano state davanti al Palazzo dei Conservatori. Eseguendosi esattamente il progetto di Michelangelo, l’etema città avrebbe ottenuto una piazza d’incomparabile bellezza ed armonia, ma anche qui doveva far capolino la sorte avversa, che perseguitò tanti disegni del Maestro. Insieme a difficoltà finanziarie, all’effettuazione del grandioso progetto, che nella sua purezza non è più riconoscibile che da un rame di Etienne du Pérac,2 s’oppose l’angusto intelletto dei padri della patria. Michelangelo stesso vide soltanto dopo il collocamento della statua di Marco Aurelio, il compimento della magnifica scala doppia del Palazzo senatorio : tutto il resto fu eseguito più tardi, venendo bensì posti a base i suoi disegni, ma variamente e sostanzialmente cambiati nei particolari. Egli non è responsabile degli errori in ciò commessi ; tuttavia nella sua interezza il nuovo Campidoglio, che solo molto più tardi giunse a compimento nell’attuale forma, attesta chiaramente lo spirito geniale del Maestro. Non ostante tutti i cambiamenti, che si permisero Giacomo del Duca e Girolamo Rainaldi, il tutto fa un’impres- 1 Vasaei VII, 222®.; Rodocanachi 65s.; Geymíxller, Michelangelo als Architekt 37 s.; Ri egl, Barackkunst 74 s.; Thode V, 193 s. 2 Cfr. Michaelis 187 s., 190; Rodocanachi 78 s.; Mackowsky 317 s.