I Chierici di S. Paolo (Barnabiti) - Le Angeliche. 341 emettere i voti di povertà, castità ed obbedienza nelle mani di qual-sifosse prete secolare o regolare. Alla congregazione diede inoltre il permesso di scegliere fra i suoi un superiore, il quale poteva venir confermato per tre anni, di accettare altri sacerdoti ed anche laici, di recitare pubblicamente le ore canoniche nella loro chiesa, e di amministrare i sacramenti della penitenza e dell’altare in ogni tempo, eccezion fatta di Pasqua. Il papa approvò ancora, che la prima chiesa erigenda venisse dedicata all’apostolo delle genti san Paolo, venerato in modo particolare dalla congregazione, e le concesse tutti i privilegi dei canonici del Laterano. Finalmente la collocò sotto l’immediata autorità e protezione della Sede Apostolica. Quest’ultimo privilegio però in principio venne dato soltanto per cinque anni.1 Allo scopo di aiutare, mediante la conversione e l’istruzione del sesso femminile, le missioni fra il popolo dei Chierici regolari di 8. Paolo, come da principio veniva chiamata la nuova congregazione, la contessa Luigia Torelli divenuta vedova fondò un’unione di pie donne, che Paolo III confermò il 15 di febbraio del 1535.2 Quest’unione, la quale stava sotto la direzione spirituale del Zaccaria, prese il nome d'Angeliche. Paolo III confermò la cosa con breve del 6 agosto 1549 concedendo nello stesso tempo nuovi pri-’ ilegi, in ispecie l’affrancamento dalla giurisdizione dell’arcivescovo e l’assoggettamento alla direzione del superiore dei Chierici di S. Paolo.3 Come sede delle Angeliche Luigia Torelli aveva eretto in Milano un convento presso S. Eufemia; nel 1535 essa donò la casa da lei fino allora abitata presso S. Ambrogio ai Chierici di S. Paolo, che abbandonando la loro residenza presso S. Caterina trasferironsi colà ed eressero un piccolo oratorio, che nel 1542 ampliarono formandone una chiesa pubblica. Ivi essi lavoravano senza pausa, distribuivano i santi sacramenti, predicavano la parola di Dio e tenevano spesso conferenze spirituali sia per preti sia anche per laici. Un’accusa di eresia sollevata contro Zaccaria ed i suoi soci finì colla completa assoluzione degli ingiustamente incolpati. Al 15 d’aprile del 1536 fu eletto superiore Jacopo Antonio Morigia, un amico dello Zaccaria, che con maggior libertà potè ora dedicarsi 1 Bull. VI, 190 s. e Lift, et const. s. pontif. prò congreg. claric. reg. s'- Pauli apost., Romae 1863, 5 s. ; cfr. Barelli I, 114. 2 Vedi Teppa, A. M. Zaccaria 88. 3 Vedi Rossignoli, Vita d. contessa di Guastalla L. Torello., Milano 1686 ; IIki.ìot IV, 116 s. ; Helxibtjcher I, 519 s. (II2, 287^.); Teppa loc. ciit. 88 s. -Molti dettagli in 1) * Origine delle Angeliche di 8. Paolo 1530-1531 ; 2) * Croni-'hetta delle Angeliche di S. Paolo scritta dall'Angelica. Paola Antonia- Sfondati (autografo) ; 3) Libretto scritto da un Angelica di 8. Paolo di Milano. 'Juesti scritti sono nell’A r c li i v i o generale dell’Ordine dei Bar-'’abili in Roma.