Paolo III. 1534-1549. Capitolo 6. poscia a Granada e ivi fondando nel 1540 un ospedale e una società di secolari per la cura degli infermi. Col tempo Giovanni estese la sua eroica operosità, per quanto gli competeva come laico, anche alla salute delle anime industriandosi specialmente per la conversione delle donne viventi del vizio. Un’opera di carità del prossimo, il salvataggio d’un fanciullo dalle onde del Jenil, lo condusse a morte nel marzo del 1550. Sotto i suoi successori la società da lui fondata prosperò grandemente, senza che questi frati ospitalieri avessero una regola fissa. Solo Pio V la elevò ad Ordine ecclesiastico, che in Ispagna venne detto degli Ospedalieri, in Italia dei Fatebenefrateili, in Germania dei Frati della misericordia. Tutti i partiti sono unanimi nel lodare la loro opera umanitaria.1 Come Clemente VII, così anche Paolo III dovette più volte occuparsi delle faccende d’un nuovo Ordine, che doveva, svolgendosi, diventare il più popolare e recare alla Chiesa infiniti beneficii; l’Ordine dei Cappuccini. Le crisi della giovane fondazione, che voleva ristabilire « fino alla lettera » lo spirito del poverello d’Assisi, ripeteronsi in grado più forte sotto il papa Farnese. Gli Osservanti tornarono ora. a mettere in campo con ancor maggiore veemenza quanto avevano già fatto valere sotto Clemente VII. Essere cosa da pazzi, che i Cappuccini dessero tanto peso al loro cappuccio non potendo neanche dimostrare che san Francesco l’avesse portato: conciò essi non mirare che a farsi notare; il loro affatto cattivo abito non essere in fondo che bassa vanità. Oltracciò non essere secondo il sentimento del fondatore l’osservanza alla lettera della sua regola essendo ciò possibile a pochissimi ed avendola il santo stesso mitigata. Finalmente gli Osservanti negavano qualsiasi vantaggio per la Chiesa da parte dei nuovi frati per la ragione che costoro non ascoltavano confessioni, non seppellivano o non lasciavano seppellire alcuno nelle loro chiese. Non fu difficile ai Cappuccini di respingere tali accuse ispirate da cieca passione: specialmente riguardo all’appunto che non ascoltassero confessioni essi poterono rilevare, che precisamente per ciò i Francescani erano venuti a tanti conflitti col clero secolare: che del resto non trascuravano la cosa per comodità, come dimostrava il loro zelo nel predicare e che, esigendolo la necessità, non avrebbero mai mancato di aiutare i loro confratelli spirituali. - Se pertanto non fecero breccia nel nuovo papa accuse così infondate, egli però dovette impensierirsi allorquando l’esimio cardinale Quiñones gli rappresentò che i Cappuccini turbavano la pace neH’Ordine serafico, di cui era protettore, e che trattenevano i 1 Ofr. il sriiudizio (li Hauser. Gcscli. dcr. Malizili I, 866. V. anelie rni-i.tppson. Westeuropa 14. 2 V. De orinine, orditi, fratr. min. Chronica F. Ioannis Bomaki i" Terranova cura P. Ei>ttardi Alenconiens., Komae 1908. 30 s.