720 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 15 b. oltracciò va decorato dei più svariati gruppi di putti, satiri e naiadi, festoni di frutte, iscrizioni latine e greche: nel mezzo sta la grandiosa arma di Paolo III splendente d’oro. Le pareti sono scompartite a mezzo di pittura : uno zoccolo con cariatidi e quadri color di bronzo di soggetto mitologico e satirico sostiene una fila di colonne ioniche: nei campi più piccoli tra le ultime scorgonsi le figure allegoriche della Giustizia, della Costanza, della Forza e della Prudenza, nei maggiori, circondate da festoni di frutte, rappresentazioni monocrome tolte dalla storia di Alessandro Magno. Queste pitture, sotto le quali stanno giacenti dei genii, magnifiche figure di giovanile bellezza maschile, vennero eseguite da Marco da Siena : nella parete a Nord Perino del Vaga ha rappresentato l’imperatore Adriano fondatore di Castel S. Angelo. Sopra le porte si veggono allegorie delle Virtù cardinali.1 Dalla Sala Paolina un corridoio, le cui pareti sono decorate con incantevoli grottesche nello stile di Raffaello, conduce in un locale, che — non si sa con qual diritto — è detto la Biblioteca. Il soffitto, con al centro l’arma di Paolo III, e il fregio sono opere magnifiche insieme ai ricchissimi ornamenti in stucco eseguiti da Girolamo da Sermoneta secondo i disegni di Perino del Vaga; le pitture, che rappresentano divinità marine, sono attribuite a Giulio Romano. Se non così sfarzoso come quello della Sala Paolina, il cielo della cosidetta Biblioteca è però molto più abbondante, più fine e più delicato : belli in modo particolare sono i rilievi a stucco su fondo oro nel fregio. Decorate in guisa oltremodo ricca sono finalmente due stanze contigue alla Sala Paolina e che pigliano il nome dalle pitture che hanno. La Camera di Perseo, che passa per la stanza abitata da Paolo III, presenta nel fregio, raffigurata in quattro affreschi di meravigliosa intonazione, la storia di questo semidio, negli interstizi splendidi festoni di frutte e simbolici gruppi di donne con l’unicorno come allusione agli emblemi dei Farnese e del cardinale Tiberio Crispí : nel mezzo del soffitto in legno decorato con gigli appare la figura dell’arcangelo Michele.2 Anche nella Camera attigua di Amore e Psiche, detta Stanza da letto, attira l’occhio dello spettatore il magnifico soffitto in legno artisticamente intagliato e 1 Cfr. Bertolotti, Speserie 205 s. ; Boi«;atti nel ¡periodico Cosmos Ca-tholicus 1902, 607, dove anche molte illustrazioni. L’iscrizione nel fregio, che io mi sappia non -data nè in Forcella nè altrove, suona: Quae oìim intra Itane areem cotlapsa \ impedita foedaia erant ea nunc a Paulo tcrtio pontifice maximo ad solidam | subtilemve venustatem exstructa disposila ornata conspi-ciuntur. 2 Parti del fregio, il pezzo centrale del soffitto e alcune pitture della Camera di Perseo sono riprodotte in Cosmos oa.th. 1902, 608-609, 614, 616, 618. Ivi (p. 613) anche il pezzo centrale della Biblioteca e (p. 617) un rilievo in stucco che si trova là nel fregio.