I primi Gesuiti al concilio di Trento. 403 il Le Jay, che nel dicembre del 1545 ne venne nominato procuratore a Trento ottenendo seggio a lato dei vescovi, però solo con voto consultivo. 1 Egli fu l’uno dei due, ai quali addì 23 febbraio 1546 andò affidata la prima redazione della decisione sulla Scrittura e la tradizione. 2 Egli era molto in confidenza col cardinale Cristoforo Ma-druzzo, principe-vescovo di Trento.3 Ma anche lo stesso papa volle mandare a Trento alcuni gesuiti. Toccò ad Ignazio sceglierli ed egli designò Fabro, Laynez e Salmeron ;4 Fabro però morì poco dopo a Roma. Dalla istruzione, che il generale diede ai suoi per la loro dimora a Trento, si vede che essi dovevano prima di tutto esercitare la cura d’anime. Nel predicare non mettessero in discussione le dottrine, nelle quali i protestanti «’allontanavano dai cattolici : chiudano sempre la predica e il catechismo con una orazione per il concilio. Nel parlare siano molto cauti e modesti.6 Laynez e Salmeron vennero ricevuti molto amorevolmente dai presidenti dell’assemblea, i cardinali legati del Monte e Cervini; più fredda fu l’accoglienza presso i vescovi, e gli spagnoli in ¡specie ebbero quasi vergogna dei due loro giovani connazionali poveramente vestiti.6 Costoro s’affrettarono a far visita ai poveri, ch’erano stati ricoverati in una casa fuori della città : alternandosi, il Laynez, il Salmeron e il Le Jay vi si recavano ogni giorno, celebravano ai ricoverati la Messa, spiegavano i rudimenti della dottrina cristiana, amministravano i sacramenti.7 Il 4 di giugno del 1546 essi scrivevano insieme a Ignazio: «noi non c’immischiamo in gravi negozi fuorché in quanto ci siano commessi ».8 E incarichi non mancarono. A tutti i vescovi e teologi era stato vietato a Trento di tenere pubbliche prediche, ma dietro proposta di alcuni padri !il Laynez ebbe dai cardinali legati l’ordine di salire il pulpito e con grande concorso egli predicò nei giorni domenicali e festivi in Santa Maria Mag- 1 II ¡mandato (colla (lata di IDillingen 1 dicembre 1545), con cui il pre- vosto Andtrfea Rem von Kotz e Claude Le Jay vennero nominati procuratori, è riprodotto da Ehses, Gone. Trid. IV, 440-442 ; cfr. ibid. 540). Reim non rimase che molto poco tempo a Trento. 3 Appunti del promotore del concilio Ercole Severoli e diarii del segretario del concilio Angelo Massarelli prtesso Merkle, Cono. Trid. I, 1, 3, 33, 88, 93, 105, 352, 592. Cfr. anello 1/6*«. Ignat. Ser. I, I, 302. 3 Così Canisio nelle sue note manoscritte alla vita di Ignazio del Riba-deneiba (Mon. Ignat. Setr. IV, I, 719). 4 Ignazio a Francesco Borgia da Roma 23 aprile 1546 (Mon. Ignat. Ser. I, I, 381). 6 L’istruzione in Mon. Ignat. Ser. I, I, 386-389. 6 Oelandinus lib. 6, n. 21, 23. 7 PoiiAsrctrs, Chromcon I, n. 128. Gfr. l’iafcruaione citata in n. 5 loc. cit. 388-389. 8 Epistolae P. Auphonsi Saimeronis Sodetatis Iesu ex autographìs vel ori-Omalibus exemplis potissimum depromptae, a Patribus eiusden Sodetatis nunc Primum editae I, Matriti 1906, 16.