Istruzione per Contarmi e Morone (2 giugno 1541). 30» La lettera di Contarmi del 29 maggio, in cui il legato aveva esposto la pericolosa condizione della Chiesa in Germania, svolto il suo programma e chiesto nuove istruzioni, unitamente al rapporto contemporaneo del Morone indusse il papa a stabilire ¿1 uo atteggiamento verso la nuova situazione subentrata in seguito al fallimento delia conferenza di religione. Dopo minute discussioni in un concistoro del 10 giugno, cinque giorni più tardi partiva un’istruzione diretta al Contarmi e al Morone,1 in cui con tutta la chiarezza desiderabile vengono trattate le questioni passate ora in prima linea: lega cattolica, progetto di tolleranza, concilio e •iforma. Per consolidare la lega il papa- si dichiarava disposto a pagare immediatamente i 50,000 scudi concessi e in caso di bisogno a con-iribuire anche più: largo aiuto veniva assicurato anche nel caso he dalla difesa i cattolici dovessero passare all’offesa contro i protestanti, quantunque Paolo III allora non considerasse una guerra la via migliore per estirpare eresie dal mondo. Relativamente alle . omme richieste dal Granvella per ricondurre alla Chiesa i protestanti il papa concedeva l’impiego dei 50,000 scudi, solo che do-evasi però evitare l’aria di volere comprare la fede di chicchessia : unione poi doveva esser reale e non meramente apparente. Mentre in questo punto abbracciò un desiderio degli imperiali, con tanto maggiore energia Paolo III respinse siccome inaccettabile dannoso il così detto progetto di tolleranza. Essere impossibile : a tolleranza degli articoli non concordati perchè questi riguarda-ano punti essenziali della fede ed essere illecito fare del male erchè ne nasca alcun che di bene. La fede essere un tutto inscindibile, di cui non possa accettarsi una parte e rigettare l’altra. Qualora la Sede romana, chiamata a custodire la purezza della dottrina, acconsentisse in certo qual modo a dottrine erronee, i ristiani cesserebbero di cercare in lei la regola della loro fede e osi mentre per tal progetto non si guadagnerebbero i protestanti, ai quali anzi si lascerebbero i loro errori, andrebbe perduto anche il resto della cristianità. In luogo del progetto di tolleranza, in luogo della via difficile e pericolosa della guerra il papa raccomandava di ricorrere al rimedio del concilio siccome quello che per il passato era sempre stato usato in simili casi e che anche l’imperatore aveva sempre domandato. Essendo ora cadute le ragioni, che per riguardo agli Habsburg avevano in passato condotto alla sospensione del concilio 1 La migliore stampa presso Qtjirini III. ccxr. s. Altre stamipe e i due J'i'imi abbozzi ln Zeitschr. für Kirchengesch. V. 595 s. Il passo sul concilio-•'(■contilo l’originale nell’A rchivio segreto pontificio presso Ehsbs IV, 195 is. Sul concistoro del 10 giugno, di cui nulla ci dicono gli * Acta consfot. '¡'lauto al Contarmi, v. la relazione di X. Setrnini presso Solmi, Contarmi 84.