64 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 1. muta tutte le questioni che erano da prendersi in considerazione. Nella risposta, che fece dare al Fabri,1 Paolo III ne lodò lo zelo, aderì alle sue proposte e pregollo di sobbarcarsi al nuovo lavoro, al quale l’instancabile uomo s’era esibito, quello di mettere insieme e confutare gli errori degli awersarii. Al nunzio Morone, che difatti immediatamiente dopo il suo arrivo a Vienna si pose d’accordo col Fabri e col cardinale di Trento, toccò l’incarico di proseguire colla sua interposizione le relazioni coi teologi tedeschi.2 In Italia fu avanti tutti il mobile e coltissimo Gasparo Contarmi, che subito dopo l’indizione del concilio cominciò vasti studii per preparare sè ed altri al sinodo. Nei mesi invernali del 1536-1537 egli condusse a termine un compendio di storia dei concilii più antichi, che succintamente doveva orientare il papa sul modo con cui furono tenuti e sulle loro decisioni contro le eresie. Presentandolo a Paolo III egli esprimevagli insieme la sua riconoscenza e la sua gioia per l’avvenuta convocazione del concilio ecumenico.3 Anche Bartolomeo Guidiccioni, già famigliare del cardinale Alessandro Farnese e per lunghi anni suo vicario generale a Parma, che Paolo III poco dopo la propria elezione a pontefice chiamò a Roma4 per udirne il consiglio intorno al lavori cominciati della riforma e alla questione del concilio, tornato daRomaaCarignano, fin dall’estate del 1535 fece profondi studii su tutte le questioni riguardanti il concilio ecumenico risultandone l’opera sua De concilio, che fu presentata al papa e si conserva manoscritta.5 Nel luglio del 1536 Paolo III formò la commissione da tanto tempo progettata per la riforma, che aveva lo scopo di aiutarlo col consiglio e coll’opera nella preparazione del concilio.Dall’attività, iniziata nel novembre 1536, di questa commissione (fra i membri della quale il Sadoleto, il Carafa e il Pole vennero nominati cardinali il 22 dicembre) sortì il famoso parere sul miglioramento dei 1 Responsio Pauli III l'apae ad Fabri episcopi « Praeparatoria » verso La finte del 1536 presso Ehses ¡28-26; cfr. Wuntiaturberichte II, 13 s. Friedens-hurg ammette che la risposta fosse redatta dall’Aleandro, contro di che si dichiara Ehses IV, 23, n. |5. 2 Morone a Paolo III da Vienna il 7 dicembre 1536 in Nuntiaturberichte II, 74. Morone aveva (portato al Fabri la risposta del papa alla Preparatoria e addi 17 dicembre mandò una risposta del, Fabri al papa ; cfr. Nuntiaturbe-riclite II, 77 s. Intorno alla rimanente attività dei dotti tedeschi, in ispecie del Fabri, cfr. Nuntiaturberichte II, ¡14 s., 78 )s. 3 Dittrich, Contarmi 333 s. Ibid. 333-339 un sommario di questa Conci-liorum magia ìllustrium stimma. * Ofr. Sohweitzer, Kardinal Bartolomeo Guidiccioni 50 ss. ' 5 La lettera di ringraziaanento di Paolo III |al iGuidiccioni, in data del 3 gennaio 1536, per il preliminare invio deirindlce dell'opera sta presso Sciiwki-tzer loc. cit, 52 e presso Ehses IV, 27, m. 1. L’opera * De concilio del Gui-mccioNi si conserva in Cod. Barb. lat. 1165 e 1175 della ¡Biblioteca Vaticana. e Dettagli sulla medesima v. sotto, cap. 2.