Legazione del Cervini presso Carlo V. Nomina del Contarmi a legato. 255 •Cervini giunse a Bruxelles il 3 di giugno e subito il dì dopo esponeva al Granvella le ragioni del suo invio presso l’imperatore, dalle quali in ultima linea dipendeva la decisione a Spira: dichiarò inoltre le difficoltà che trattenevano Paolo III dalla missione d’un legato per quella discussione, essendo ancora molto dubbio se questi potrebbe assumere una posizione degna del papa. Granvella si sforzò dii dargli assicurazioni tranquillanti circa il programma della conferenza di Spira. Ai 6 di giugno Cervini ebbe udienza dall’imperatore, cui pregò di tenere nell’adunanza i protestanti a bada fino a che i 'cattolici si fossero accordati. Carlo dichiarò che intendeva attendere prima altre notizie da suo fratello e ringraziò il papa per il suo ingresso nella lega cattolica. Alla fine si trattò dei negoziati di pace colla Francia.1 Al tempo stesso della nomina di Cervini, allo scopo d’accondiscendere il più possibile aH’imperatore, si propose anche d’inviare un secondo legato e precisamente il Contarmi, però pensandosi altresì all’Aleandro, molto pratico delle cose tedesche, che per motivi di salute si rifiutò è raccomandò caldissimamente l’amico Contarmi. La decisione definitiva doveva prendersi solo dopo l’arrivo di altre notizie dalla corte imperiale.2 Queste giunsero in breve e già ai 14 di maggio si fecero consiultazioni in proposito in un concistoro, nel quale venne letta e discussa la dichiarazione fatta dal Granvella al Cardinal legato Farnese prima della sua partenza da Gand avvenuta l’il maggio. Essa riguardava le trattative progettate coi luterani, l’invio d’un legato all’adunanza Spirense e la pace colla Francia. Quantunque precisamente allora avesse nuovamente la lagnarsi del vicere di Napoli per deficiente aiuto allo Stato pontificio quanto a grani siciliani e per il richiamo delle truppe spagnole impiegate contro la ribelle Perugia, pure il papa credette fosse suo dovere compire il desiderio di Carlo quanto allo speciale legato da inviarsi in Germania3 e ai 21 di maggio Contarini veniva incaricato di questa missione.1 Contro ciò era sorta in segreto una corrente ostile,5 che però per fortuna non prevalse, giacché in cu- 1 V. Nuntiaturberichte V, 267 s., 275 s. 2 V. fflhid. 253, 258 s., 418. 3 V. l’importante relazione di Sánchez del 27 maggio 1540 in Bitcholtz IX, 252-286. M h ' '! 4 V. Acta consist. in Nuntiaturberichte V, 259, n. 1 e la lettera dl Contarini del 29 maggio pres|s¡o Fbiedensbixrg, Briefwechsel 209. Clfr. la * relayione ili Ghinuocti presso Solmi, Cantatfmi. 7 e la * lettera di Gatiico dte.11 22 mastio 1540. Archivio Gonzaga in Mantova. 5 Aileanidiro ne parla molto misteriosamente nella sua lettera a Leione Maffei del 21 maggio 1540 (Nuntiaturberichte V. 258). Ciò «he mettevano ¿¡n giro i nemici dei Contarini risulta dal seguente passo d’una * lettera iìi Marco Bracci del 31 maggio 1540 : Contarini partirà venerdì : * « Dio voglia che faeoi qualche cosa buona et non s’accordi con li Lutherani perchè è fratello carnale di Lucifero». Archivio di Stato in Firenze, Med. 3263.