Paolo 1ÍX. 1534-1549. Capìtolo á è. Tra i più caldi ammiratori dell’Ochino era Vittoria Colonna, che dove poteva favoriva lui come il suo Ordine perchè vi vedeva un avanzamento della riforma cattolica, che essa aveva abbracciata col suo profondo sentimento e caldo cuore.1 Come altri senza numero, essa levava gli occhi piena di venerazione al possente oratore popolare, la cui rigida vita facevaio apparire un uomo di Dio.2 Nel settembre del 1538 l’Ochino ottenne la direzione suprema dell’Ordine suo; sembrava anzi che cose ancor più grandi l’aspettassero. Nell’ottobre dell’anno seguente il suo nome venne fatto seriamente come di candidato alla dignità cardinalizia.3 Nel 1541 fu nuovamente eletto vicario generale dell’Ordine e confermato dal papa.4 L’elezione si compì a Napoli, dove i’Qchino aveva predicato la prima volta nel 1536. Fu allora, che egli soggiacque aH’impressione affascinante dello spagnolo Juan Valdes, che, non concordando in punti importanti colla dottrina cattolica, seguiva una poco chiara religione del sentimento.5 La sua venerazione per quest’uomo dal dolce parlare era sì grande, che facevasi indicare da lui il tema e lo svolgimento delle sue prediche.6 A mezzo di Valdes egli venne poi anche a conoscere gli scritti dii Lutero, Butzer e Calvino. Ben presto se ne manifestarono le conseguenze. Sorsero voci ad accusare di eresia il cappuccino. Il viceré voleva interdirgli la predicazione, ma Ochino si difese così abilmente, che gli venne concesso di continuare il quaresimale. Vittoria Colonna, che seppe delle incolpazioni, le attribuì all’ invidia degli altri predicatori :7 quasi universalmente pensavasi come lei ed Ochino potè anche in seguito celebrare i maggiori trionfi come oratore sacro. Volle averlo per Palermo il viceré Ferrante Gonzaga, per Venezia nientemeno che Pietro Bembo, il quale confessò di non aver mai udito prediche più utili nè più edificanti. Egli, così il Bembo a Vittoria Colonna, s’esprime in modo affatto diverso e molto più da cristiano di tutti gli altri, che oggi montano in pulpito. Egli piace a tutti fuor di misura. Quando partirà di qui porterà con sè tutti i cuori. 1 Vedi Tacciii Venturi, V. Colonna 161 ss. 2 Vedi Reumont, V. Colonna 136 s. s Vincenzo da Gatico al cinica dii Mini tova : * « Si è levata fama clie S. S*4 vuole creare di nuovo cardinali, et in questo prfeddteamento sono gli infrascritti: il thesoriere, il Gámbaro, Mre Durante, Mre Marcello secretario, l'auditore della camera, il castellano, fra Bernardino da S'ilenia. et fra Dionisio generale de servi. Dait. Roana 11 24 di ottobre 1539». Archivio Gonzaga in Mantova. 4 Vedi Benrath, Ochino 54. s Su Valdes v. qui sotto, cap. 14. 6 V. Estr. del processo di Cameseochi loc. cit. 196. 7 V. Carteggio di V. Colonna 138 s. ; Benrath 67 s. tTn’interesalante lettera di Aseanio Colonna ad A. Ricalcati del 7 maggio 1537 in difesa d’Oi-l'ino presso Tacchi Venturi I, 501 s.