182 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 3 b. poi il papa si aperse cogli inviati francesi in Roma dicendo che, dopo ch’erano andate deluse tutte le speranze, egli non poteva mantenersi più a lungo neutrale, ma si dichiarerebbe contro colui, sulla pertinacia del quale andasse a naufragare la pace così urgentemente necessaria.1 L’eccitazione di Paolo III si spiega non soltanto colla diffidenza, di che dovette empirlo la sua esclusione dalle trattative di pace.a Precisamente alloraera stato notificato il risultamento del convegno dei rappresentanti di Francesco e Carlo V3 ed esso non suonava in modo confortante, non essendosi ottenuto che il prolungamento dell’armistizio per tre mesi, fino al 1° giugno. E Milano continuò ad essere ancora il pomo di discordia, sul quale non ci si poteva acpordare.4 Ancor più che la dichiarazione pontificia del dicembre diede da pensare ai Francesi il fatto, che non ostante i loro sforzi in contrario0 si realizzò la grande alleanza contro i Turchi, della quale da sì lungo tempo trattavano Paolo III, l’imperatore e Venezia. Finalmente agli 8 di febbraio del 1538 si potè firmare in Vaticano il patto della lega, che a causa della partecipazione del pontefice venne detta santa.6 La lega, che vincolava Carlo V, Ferdinando I, Venezia e Paolo III non solo alla difesa, ma anche all’attacco contro i Turchi, stabiliva dapprima le spese della guerra, alle quali il papa doveva contribuire per un sesto, Venezia per un terzo, l’imperatore per la metà. Imi. 1537. in Min. brev. Arni. t. 8, n. 180; ibkl. n. 188 ampie facoltà per lacobazzi in data 23 dicembre 1537 (Archivio segreto pontificio). Lia partenza dtei due avvenne il 23 dicembre; vedi Bt.asius de Martinelus, * Diariiirii. 1 Chabrièiìe I, 358. Paolo III s’era Espresso slmilmente già nell'ottobre (ibiid. 354) e iper la prima volta nel marzo. Ofr. la * relazione cifrata di F. Peregrino da Roma 6 marzo 1537 : * « Io ho da persona ch'è molto appresso el Papa che l’altra sera essendo in camera disse ha ver mandato el vescovo d’Arienti [Rieti] dal Imperatore et Cesane de Nobili dal christianissimo re per ridurli a panificarsi insieme et far osni sforzo, ma da chi rimarà serà con-stretto essergli con tra et inimico et non pili neutrale». Archivio Gonzaga in Mantova. 2 V. la * relazione di N. Sergardi da Roma 8 dicembre 1537. Archivio di Stato in Siena. 8 V. la ‘relazione dii N. Sergardi da Italia 15 dicembre 1537. Archivio di Stato in Siena. 4 Cfr. la relazione di Giustiniani presso Albèri 1 Serie 1. 200 s. : Gayan- gos V 2, n. 173; Decrtje 332 s. ; Oapasso I, 356 s. 6 Cfr. la relazione presso Charrière I. 364 s. 0 Ofr. la * lettera di G. M. della Porta al duca d’Urbino in data di Roma 8 febbraio 1538 (Archivio di Stato in Firenze, Urb. 265) e la * relazione dell’inviato imperiale L. de Soria alla governatrice deii Paesi Bassi da Venezia 18 febbraio 1538. Archivio di Stato in Bruxelles, nr. h ' '/ : Lettres d'Italie.