6. Seripando e la riforma degli Eremiti Agostiniani. 335 scrivere da Venezia, che aveva visitato tutte le case italiane ad eccezione della Lombardia e che pensava di recarsi in Francia,1 come fece anche di fatto, vigorosamente sostenuto da Paolo III. - Dall’autunno 1540 alla primavera del 1541 visitò le case di Francia, poscia quelle di Spagna e Portogallo. Soltanto nel febbraio del 1542 l’instancabile riformatore rimise il piede in Italia : celebrò la Pasqua a Roma e di là emanò una esortazione alla Provincia italiana perchè mantenesse rigorosamente la riforma.3 Fu precisamente la casa di Venezia quella che in seguito procurò gravi cure al Seripando : in nessun luogo le sue salutari disposizioni incontrarono tale resistenza come là.4 Sconcertamento ancor maggiore causò la penetrazione di elementi luterani specialmente nella Provincia lombarda dell’Ordine.5 Onde reagire al pericolo e insieme continuare l’opera della riforma, venne tenuto per ordine di Paolo III6 un nuovo capitolo generale a Roma nel maggio del 1543. Dopo questa assemblea, in cui si presero decisioni minute in modo particolare a riguardo dei predicatori e si iniziò la revisione iella regola dell’Ordine,7 Seripando lavorò con zelo non diminuito ¡ter la .riforma del medesimo cercando contemporaneamente di pur-arlo col ferro e col fuoco da tutti gli elementi luterani,8 nella qual osa aveva dalla sua Paolo III.9 Allorché più avanti il Seripando enne preoccupato dalle consulte per il concilio, il papa si diede 'ensiero perchè l’opera della riforma non subisse un ristagno.X1> Paolo III sostenne parimente la riforma di altri Ordini,11 in ipecie dei Domenicani. Per due volte, nel 1543 e 1547, fu intra-resa e favorita dal papa una visita di tutto l’Ordine.12 Qui come 1 * Lettera all provinciale di Francia. Ibid. 2 V. la * prescrizione <11 Paolo III contro i vagantes (apostati) del 22 febbraio 1540 (Registr XVIII 145 s. Loe. cit.) ; cfr. ibid. (Bolle) una simile * di- posizione di Paolo III dell'8 settembre 1540. La deputazione di Seripando a : immissario apostolico ita, tutto rondine cifra et ultra montes del 10 giugno 1540 i Arni. Ifl, t. 17, ». 514 (dlelil’Aorchi vio segreto pontificio; ibid. t. 20. ¿Bit la * bolla al re di Portogallo (23 marzo 1541) di aiutare il Seripando. 3 * Lettera «Ilei 27 aprile 1542. Registr. XIX. Loc. cit. 4 V. la * lettera al convento di Venezia del 26 lugUo 1542. Loc. cit. 5 V. la * lettera del 24 febbraio 1542. Loc. Cit. 6 V. il breve del 30 marzo 1543 ipresso Hay.n ai.d 1543, n. 58 e * l’altro !'el 18 aprile 1543. Registr. XX. Loc. ciit. 7 Vedi Pattltts. Hoffmeister 167 s. 8 V. in App. n. 64 la * lettera del 26 marzo 1544. Cfr. anche lo sguardo ‘■prospettivo, che Seripando getta sulla sua attività nella * lettera del 1 febbraio 1548. Registr. XXII 148. Loc. cit. 9 V. i * brevi del 7 aprile 1541, 26 giugno 1542 e (s. d.) 1544. Arni. ¡¡1, t. n■ 310; t. 21, ». 333; t. 31, f. 386. ArchiYiio segreto pontificio. 10 * Breve dei1 26 n^airzo 1546. Archivio generale dell’Ordine 11 e gli Agostiniani in Iiolma, Bolle. 11 Circa la congregazione di Meleda fondata per ordine del papa v. Ka-’hòlik 1860, I. 209 s. 12 V. i * brevi al generale 'del 27 ottobre 1543 e 25 giugno 1547. Arni, .'il,, t- 28, n. 689; t. 39, n. 545. Archivio segreto pontificio.