Pace di Venezia coi Turchi (1540). 195 di tutto, veleggiò verso Ancona recandosi poscia a Roma per dare relazione degli avvenimenti al papa.1 La lega era finita di fatto. Ai 3 di novembre del 1538 con-certossi bensì a Roma unia nuova impresa per la prossima primavera, 2 ma non se ne fece nulla. In vista déll’equivoco atteggiamento di Carlo V, che riempiva di diffidenza anche il papa,3 Venezia allacciò trattative di pace. Lorenzo Gritti concluse dapprima un armistizio di tre mesi, al quale finalmente nell’ottobre del 1540 seguì la pace. Oltre ad un indennizzo delle spese dii guerra in 300,000 ducati, Venezia dovette rinunciare a Napoli di Romania e Malvasia in Morea, ad alcuni luoghi in Dalmazia ed a tutte le piccole isole nell’Arcipelago conquistate da Barbarossa.4 II papa ripetutamente s’era, adoperato per trattenere Venezia da una pace colla Porta :5 ora anche in lui il pensiero d’una guerra turca passò a poco a poco in seconda linea: altri interessi d’indole religiosa e politica, specialmente le condizioni dello Stato pontificio e l’elevazione della sua famiglia, andarono preoccupandolo in misura crescente. 1 Vedi Guglielmotti II, 78 s. ; Manfroni 343 s. 2 Bucholtz V 110, Baumgakten, Karl V. II, 344. » Gir. Ribieb I, 447. * Vedi Zinkeiseh II, 803 s. ; Bomanin VI, 54 s. ; I.uzio, Lett. di Giovio 40. La notizia della pace giunse a Vienna il 12 novembre 1540 (v. la * lettera di Hierou. H ¡cremi a a Madìruzzo di tal dì. Archivio della luogotenenza in I n n sb r u c k). 5 Ofr. Nuntiaturberichte V, 74 s., 90 s. 124.