760 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 15 c. una nuova tiara.1 Ne^a primavera del 1544 la nuova fabbrica era in ottimo progresso.2 Dalle foreste di Camaldoli vennero allora fatte venire grandi quantità di abeti.2 Per facilitare la condotta dei materiali da costruzione, in particolare del travertino, Paolo III nel 1538 aveva donato alla Fabbrica' di S. Pietro il fiume Aniene dal Ponte Lucano fino alla sua confluenza nel Tevere con tutti i diritti di riva, affinchè essa potesse tornare a renderlo navigabile come al tempo di Giulio II e trarne corrispondente profitto.4 Sangallo, che come capo architetto diresse da solo i lavori dal 1537 in poi,6 abbozzò un piaino totalmente nuovo, secondo il quale Antonio Labacco suo scolaro cominciò nel 1539 a eseguire un grande modello in legno. 6 Le spese re^tive sommarono a più di 5000 ducati. Al presente questo modello è custodito nella chiesa di S. Pietro nella stanza ottagona sopra la Cappella Clementina, il così detto ottagono di S. Gregorio.7 Quantunque nei particolari presenti grandi bellezze, come la duplice digradazione del tamburo della cupola, pure nel complesso 'il progetto di Sangallo dà occasione a parecchie osservazioni. La ripetizione alquanto pedantesca di certi motivi gli conferisce un carattere monotono. La grande cupola, lai cui volta si eleva su due piani di arcate, fa impressione di pesantezza. Il grandioso e fastoso atrio in virtù del quale la chiesa avrebbe raggiunto quasi la lunghezza dell’ odierno duomo, doveva per un lato salvare la croce greca, per l’altro mettere sotto tetto l’intiero spazio occupato dalla basilica antica. La forma di questo atrio avrebbe però danneggiato porzioni delle fabbriche d’allora del Palazzo vaticano. Michelangelo giudicava, che avrebbero dovuto andarne distrutte la Cappella Paolina e altre parti del Vaticano ed anzi che neppure la Cappella i Cfr. Marlianus, Romae topographia, Romae 1550, 154 s. ; Cancellieri, Do secret, bas. 8. Patri 995$.. 1032 s. : de Rossi in lìuUett. <1. archeol. rrist. 1803, 53 s. ; Barbier de Montault, Oeuvres II, 348 s. ; Müntz, La Tiare 89. - Vedi la * lettera del cardinal Farnese in data 25 febbraio 1544 cita ta a p. 759, n. 4. a V, ila * relazione di A. Serriistori del 12 febbraio 1544. Archivio di Stato in Fiirenze. ■t ** Motu proprio, dat. [15381 X cal. Sept. A" 5°. Archivio segreto pontificio. V. in App. n-, 30. 5 Riceveva 25 ducati al mese: v. * Libro d’entrata et uscita 1543-1549. f. 88 nell'A re li i v i o della Fabbrica di S. Pietro; cfr. Cod. H-II 22. f. 44, della Biblioteca Chigi in Roma: * « Alla rev. fabrioa a di 27 Sett. 1546 25 mta pagati per mandato a m. Ant. da S Gallo per sua provisione di Settembre. Alla detta addì 18 Ottobre 1546 due. 203.60 mta agli eredi di m. A,nt. S. Gallo per resto di rabbia 759 di calce ». e Questa data risulta dai * conti nell’A r c(h i v i o della Fabbrica di S. Pietro, dal quali Geymüixer fa rii più dettagliate comunicazioni. 7 Vedi Vasari V, 468; Bonanni, Tav. 14-16, p. 56-58; Jovanovits 89 s., 94; Clausse, Sani/allo II. 128 s. ; Letarotjixly-Simil, Vatican I, 17 ss. ; Zeitschr. fur MU. Kunst IX, 314; X, 251 s. ; XIII, 126. 128.