É24 Paolo Ìli. 1534-1549. Capitolo 4. Anche all’ultima ora Don Pedro di Toledo, viceré di Napoli, e il marchese d’Aguilar, ambasciatore dell’imperatore a Roma, tentarono di aprir la via a un aggiustamento, ma quantunque la sorella d'Ascanio, la nobile Vittoria Colonna, facesse di tutto per condurle a buoni fine, queste trattative fallirono. Paolo III, che aveva dinanzi agli ocichi la sorte procurata dai Colonna a Clemente VII, chiese garanzie, che Ascanio Colonna rifiutò recisamente mentre le offerte fatte da costui erano così inaccettabili da riceversene in Roma l’impressione, che egli non volesse che guadagnar tempo per completare i suoi preparativi.1 Alla metà di marzo del 1541 ebbe principio la guerra, l’esito della quale poteva appena esser dubbio per la ragione che non era intervenuto l’imperatore, nè gli stessi Colonna erano uniti.2 I particolari dei combattimenti e la malvagia condotta dei mercenarii ci vengono descritti dalle relazioni di Giovanni Guidiccioni, che nelle più difficili condizioni aveva fatto buona prova come presidente della turbolenta Romagna3 ed ora accompagnava l’esercito pontificio in qualità di commissario generale.4 Già ai primi d’aprile cadeva la forte Rocca di Papa.5 In seguito 1 Vedi Adriani II, c. 2; Reumont, V. Colonna 182 s. ; Dittrich, Co-nta-rini 595 s. ; Tordi 485s. ; Muxler, Carteggio 214s. Sulla paura 01 Paolo III N Semini addi 5 marzo 1541 rifemiiva al cardinale 10. Gonzaga quanto segue : * « Dice che lei sta il gastigar gli suoi vasalli et per non esser colta al im-proviso come accadte a papa demente s. memoriae ha cresciuta una banderia d’italiani alla guardila del palazzo, del quale ha fatto murare quante portelle e borse v’erano ne vi si |puo entrar se non ‘per le porte principali ». Archivio Gonzaga in Manto va. 2 Marzio Colonna stava col papa, ohe neH’ajprile 1541 gli ordinò di prendere Ardea. * Min. brev. Arm. ¡¡1, t. 21, n. 291-292. Archivio segreto pontificio. s Vedi Minutoli II, 171 s. Dalle relazioni ivi comunicate appare con. quali difficoltà ebbe da combattere Guidiceiloni venendo i suoi sfarzi debolmente sostenuti e -spesso attraversati a Roma. * Vedi Guidiccioni, Lettere, ed. Bini, Lucca 1S55, 174 s. ; Atti dell’Emilia VI, 367 s. ; Minutolt, Opere II, 369 s. ; ibid. 436 una lettera di Pier Luigi, del 26 maggio 1541. Altre * relazioni di Pier Luigi e d’altri sulla guerra, dirette al cardinale Farnese, nell’Archivio dd Stato in Parma. Cìfr. inoltre le * lettere di N. Semini al cardinale E. Gonzaga in data di Roma 31 marzo, 2, 3, 9, 16 aprile, 7, 8, 11 maggio 1541 (Archivio Gonzaga in Mantova); le ‘relazioni di Itaiggenii (Archivio di Stato in Modena), utilizzate in parte da Balan (VII, 341s.); la * Relazione (Archivio segreto pontificio; v. sopra p. 223, n. 1) e il * Diario di Cornelio de Fine (Biblioteca Vaticana; v. sopra p. 207, n. 3). Molti dettagli anche nelle * relazioni di Adriano Franci in data di Roana 29, 30 marzo, 1, 2, 3, 6 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16, 1S, 23, 27, 30 aprile, 2, 4, 5, 6, 7, 9, 11, 14, 16, 20, 27 maggio 1541 (Archivio di Stato in Siena). » V. la »relazione dlii Ni. Semini del 3 aprile 1541 (Archivio Gonzaga in Mantova). Addì 6 atprile fu mandato ad A. Guidicekmi * l’ordine di prender possesso dtel luogo in nome della Santa Sedte (Min. brev. Arni. 41, t. 21, n. 307: Archivio segreto pon tji f i qlo) ; cfr. Minutoi.i II,