142 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 2. Non è quindi giusto limitarsi a deplorare la dilazione della riforma, la quale del resto servì per molti rispetti ad approfondirla, nè, col Seripando, asserire che Paolo III ha spinto avanti l’opera del miglioramento soltanto con parole;1 al papa Farnese invece, che tendeva alla medesima alta mira di Adriano VI,s spetta una parte essenziale nella riforma nel capo e nelle membra compiuta più tardi dal concilio, per la quale in molti punti egli ha gettato il fondamento.3 Se solamente dagli studii recenti è stato messo in luce questo merito, un altro invece venne riconosciuto già dai contemporanei 4 e celebrato negli affreschi della Cancelleria a Roma : il rinnovamento del Collegio cardina’iizio. Il guasto a dire propriamente aveva cominciato col divenire mondano avveratosi nel supremo senato della Chiesa da Sisto IV in poi. Invano il concilio Lateranense aveva tentato di introdurre un cambiamento in questo punto. Stretto dal bisogno, Leone X colla sua grande creazione del 1° luglio' 1517 s’era messo sull’unica via giusta, introducendo nel Collegio forze rigeneratrici.5 Adriano VI purtroppo non potè compiere che la nomina d’un solo cardinale; sotto Clemente VII quasi soltanto ragioni politiche determinarono le creazioni, così che nella scelta non si tenne conto delle qualità spirituali.6 Non così Paolo III. Più volte egli pure — e non poteva essere altrimenti — nelle sue creazioni cardinalizie si lasciò guidare da riguardi politici e disgraziatamente anche personali,7 ma in lui in complesso prevalse la considerazione dei bisogni della Chiesa.8 Come in tante altre cose, qui altresì il papa Farnese ha avviato una nuova epoca.9 geniale papa Farnese, per molti decreti vi troverà, dove non l’intero sistema della Rcformatio Tridentina, la base, non di rado il tenore». Kirclil. Reforrn-arbeiten 411. 1 Cfr. Douunger, Tagebiicìier X, (Merkle II, 405) e Calenzio, Documenti, 222. 'Seripando ,si diletta anche altre volte di sentenze spiritose, che non sempre sono giuste. È falso anche il giudizio di Seripando su Giulio III e la riforma ; vedi Schweitzer in terza Yereinsschrift der Gorres-Gesellschaft per il 1907, 51 s. 2 Paulus III Adrianum [17] in omnibus est imitatus, sentenzia Gomez, Commetti, m regni. Gancell., Paris. 1547, 174; cfr. 27. 3 Ehses IV, 512. * Colle testimonianze riunite da Dittkich, Con far ini 321 e 301 cfr. anche Morsolin, Trissino 242 ; Amasetjs 411 s. ie Steuchi Opera III, 2i42. s Cfr. il nostro voi. II, 456 s., 601 ss. ; III, 267 ss., 306 s. ; IV 1, 132. 0 Cfr. il nostro voi. IV 2, 5139 ss. " Gli è quindi un’esagerazione ciò che dice il contemporaneo Manente (p. 294), che tutti i 71 cardinali naminati da Paolo III siano stati degnissimi della porpora. 8 Vedi Reumont III 2, 491. 9 Cfr. Fribdensbubg. 11 quale in Quellen und Forscliungcn VI, 68 dii questo giudizio : « Come sotto questo papa la cancelleria papale è stata posta su nuova base, il collegio cardinalizio ha ottenuto un’altra faccia e hanno avuto dalla ("uria il loro punto di partenza parecchie riforme, così nel pontificato relati-