Attività riformativa del card. Gonzaga a Mantova. 331 principalmente da questioni d’interesse,1 il cardinale stava quasi sempre a Mantova, dove già il suo predecessore, il cardinale Sigi-mondo, aveva tentato di arrestare la corruzione del clero.2 Ercole s'attaccò alla cosa con energia e con frutto tornandogli in ciò di antaggio la circostanza, che gli toccò di tenere anche la reggenza quando il fratello Federigo morì nel 1540 lasciando un erede in minore età. Rigido come signore civile, Ercole fu tale ancor più • ome pastore ecclesiastico. Con scopa ferrea egli pulì il suo vescovado, dove in parte, nei conventi specialmente, regnavano le peggiori condizioni. Per attuare la sua opera di riforma il Gonzaga, seguendo in tutto l’esempio del Giberti, fin dal principio del 1534 istituì una minuta visita delle chiese di Mantova, nella quale in ogni parrocchia i più eminenti cittadini vennero interrogati sulla fama e vita degli ecclesiastici e sull’adempimento dei loro doveri. La commissione passò ¡li parrocchia in parrocchia dovunque pigliando nota dello stato i fatto.3 Ercole sorvegliò con sommo zelo l’esecuzione dei necessarii provvedimenti riformativi.4 Queste visite di tutti d luoghi della '¡iocesi vennero più tardi ripetute a intervalli determinati e con ciò enne essenzialmente migliorato lo stato delle cose ecclesiastiche.5 1 È questione inoltre di benefizi ecclesiastici, che Paolo III pretendeva per i suoi nepoti. In seguito a ciò nacqne una profonda inimicizia, Che Si, ¡¡specchia nelle relazioni degli agenti romani -del cardinale, le quali quindi co- ituiscono una fonte molto impupa. 2 Ofr. la * lettera del cardinale Sigismondo al marchese di Mantova im data 1 Roma 13 febbraio 1513. Archivio Gonzaga in Mantova. 3 V. le * Tnfornintion.es de qualitate, vita et moribua rector. parochial. aire >'7‘ eia sulìstitutor. receptae et habitué de mandato Card. Mant., che cominciano “1 30 gennaio 1534; da esse risulta che tuttavia un buon numero dei parroci 1 Mantova eranoi persone affatto degne. Trovai queste annotazioni nell’A r- < Il 1 v i o capitolare in Mantova. 4 Questo appare fra altro dalla * lettera del cardinale al duca di Mantova <:a Roma 13 luglio 1536 (Archivio Gonzaga in Mantova): cfr. ‘¡'oltre la lettiera del 16 giugno 1536 in Quellen und Forschungen II, 169 s. 5 Con Ardi. stör. Lomb. 1884, 490 s. cfr. specialmente il * Liber visitalio-> stato spirituale e materiale della diocesi e le riforme da lui ordinate. Come • '«apio dò l'annotazione del 22 maggio 1547 su Pietcle : * « Anime 544 omnes 1111 confessi et communicati1 de anno praesenti nulloi excepto. Duo società tes. Nub dieta parochia nulilus est iblaispheimator pufolicu®, nullus fenerator nec con- 1 ìbinarius nec supersfciitioisus» (Archivio capitolare in Mantova), lliid. il * frammento d’una visita del 1540 e 1542. Sulla riforma dei conventi molti ♦documenti nell’Archivio Gonzaga in Mantova (v. si>ecial-wente la * lettera del cardinale al duca, da Roma 26 ottobre 1536). Cfr. inoltre Quellen und Forschungen loc. eit. ; N. Ardi. Veneto VII. 264 s.. 269 s. e la * lettera del cardinale al Cardinal Cervini da Mantova 23 dicembre 1537 in Cod. f'iir. ini 57 f 82s. della Biblioteca Vaticana; ibid. f. 129s. * esortazione al capitolo dei Canonici regolari Lateranensi a togliere gli abusi, in toa di Mantova 22 aprile 1539.