La conferenza di religione di Worms. 275 Osservatori avveduti avevano atteso un simile passo fin dal principio dell’anno.1 Poiché era sicuro di ricevere l’ordine desiderato, il Granvella potè ora accoinidiscendere a tutte le richieste che gli si facevano. Non si sa come in particolare riuscisse a superare ogni opposizione, così che all’ ultima ora la conferenza potè tuttavia incominciare ; probabilmente Magonza e Baviera vennero messe a parte del segreto.2 I protestanti si dichiararono contenti perchè fu fatta loro la concessione che tutti i loro deputati avrebbero potuto parlare. Il Morone credeva che ciò sarebbe riuscito favorevole alla causa cattolica essendo probabile che tornerebbe a scoppiare l’antico dissidio fra Melantone e Butzer sulla dottrina circa l’Eucaristia. A lato di Melantone fu proposto quale oratore dei cattolici l’Eck, contro cui nessuno della parte cattolica doveva aver facoltà di parlare. Per tal via era tolto il pericolo che i rappresentanti di Brandenburg, Palatinato e Jiil'ich facessero valere !e loro opinioni protestantiche. Con legittima soddisfazione il Morone potè assicurare d’aver fatto tutto onde eliminare la pericolosa votazione su articoli di fede e indirizzare il negozio per questa strada.3 Così finalmente la mattina del 14 gennaio 1541 potè cominciare la conferenza religiosa, che era stata fissata per il 28 ottobre 1540. Da base servì la confessione Augustana, da lingua della discussione il latino. Eck, che anche la mattina stessa aveva avuto un colloquio col Campegio, fece sul bel principio la giusta osservazione, che l’esemplare allora presentato della confessione differiva da quello presentato ad Augsburg. Melantone cercò di mettere da parte questa spinosa questione colla dichiarazione veramente non rispondente a verità, che i cambiamenti non riguardavano il senso, ma soltanto la fraseologia. Intorno al primo articolo della confessione, che trattava della santissima Trinità, si fu d’accordo ; non così sul secondo, il peccato originale. A questo riguardo la disputa si svolse in particolare sulla asserzione dei protestanti, che gli stessi primi moti pienamente involontarii della concupiscenza fossero veri peccati.4 Dopo un’aspra disputa di quattro giorni sul peccato originale, il Granvella ai 17 di gennaio fece stendere da Eck, Mens'ing, Melantone e Butzer una formola di concordia intorno a questa dottrina, la quale venne accettata dai cattolici e dai protestanti, da costoro però colla riserva, che per quanto riguardava lo svolgimento 1 V. la * lettera del deputato franeofordiese Ogier van Melem da Worms Kennadlo 1541. Archivio civico in Francofolte s/M., Oespràrh- nhandlttng zu Warms f. 81. 2 Friedensburg loc. cit. 126, n. 3 V. la relazione di Morone del 12 gennaio presso Laemmer, Mon. Vatic. 327. 4 Ofr. Pasto«, lieunumsbestreltunoen 215 s.