Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 19, a. 1536. 791 ciae cimi Francia in Lutherismum iturum, si pontifex adiuvaret Cae-sarem, nolletque, ut sua culpa id fieret, sed paulatim redacta est Stas Sua, ut liic secrete colligantur milites Hyspani. . . ». Orig. nell’A r c h 1 v i o domestico, di Corte e di Stato in Vienna. Romana, fase. 7. 19a. Giovanni Agnello al duca di Mantova.1 Roma, 8 aprile 1536. Essendosi fra il papa et l’imperatore concluso esser bene et espediente alla república cliristiana far il concilio et intimarlo per l'anno che viene per l’aprile o maggio, hoggi S. Stà ha fatto questa proposta in congregazione, la quale quantunque sia stata damnata per alcuni cardinali della fattione contraria all’ imperatore parendo loro, che il concilio ha vessi a tornar a servicio di S. Mtà, nondimeno il parere delli più fu che l’intiniatione si liavassi a fare, et a questo effetto furono eletti li cardinali di Siena, Campeggio, Trento, Ginuccio, Si-moneta, Contarini, Cesis e Cesarino, li quali havessero a consultare et concludere il modo si ha vessi a tenere in far l’intimatione, ma haver il cardinale di Trento a partir fra Idui o tre giorni, non potrà intender in questo negocio. Il luogo dove il concilio s’haverà a fare, se perliò si farà, che gli più dubitano per gli rispetti noti, sarà Mantova, la qual isi nominará nell’ intimatione, sopra la qual’ parte mons, r.mo cardinale disse in congregatione che sue Stà et Mtà non liavevano da considerare altro, salvo si il luogo fosse al proposito per il concilio; che della buona volunta di V. Ex. et di tutta la casa, se non puotevano promettere come di qual’ si voglia loro affetionato et obediente servre et amico. Quando S. Stà fece la proposta del concilio et fu concluso che si li a ves si ad intimar, non si palese che l’intimatione dovessi esser con conditione niunà. Alcuni dicono, che serà con conditione, se tutti li nationi christiane se ne contentarano et vi havrano ad intravenire. Secondo eli’ io liabbia inteso dal ambasis. Contarino, heri S. Mtà disse a lui et alli altri dui ambass1 Venetiani, che non era rissoluta di partir il marte, nè avanti pasqua, ma che aspettava certa resposta da Milano, secondo la quale si governarebbe nella partita sua; la opinione delli più è che S. Mtà non debbia partir avanti pasqua. Il giovedì isera S. Mtà stete col papa per spatio di sette liore continue; questa sera sono stati insieme tre hore, ne vi è intravenuto niun’altra persona; l’imperatore è stato hoggi .a spasso per Iioma et ha visitato la moglie del s. Ascanio Colonna et la signora marchesa di Pescara .... Orig. nellA rchivio Gonzaga in Mantova. Cfr. sopra p. 53, 65, 162.