Documenti ineditie comunicazioni d’archivi. N. 81 e 82, a. 1548, 1549. 831 81. A. Cattaneo al cardinal Madruzzo.1 Roma, 29 dicembre 1548. ____Ai XXIY che fu la vigilia di Natale arrivò il s. Giulio Orsino a Roma il quale senza havere cosa alcuna in scritto ha portato tanto buone parole e larghe promesse havute da S. M. come da Mons. Granvela che è quaisi meraviglia a se si adempissero in parte. Credo eh’ el papa ne restaria sodisfatissimo---- Hora questi signori sono sopra il fare risolutione delle cose o più tosto parole portate dal s. Giulio et hoggi ancora al tardi si è fatta una radunanza dei con-seglieri innanzi al papa et secondo questa risolutione si risolveranno le instruttioni et indirizzi che si hanno di dare al duca Ottavio, il quale fra doi o tre dì si lia di partire. Orig. nell’A reh i v i o della Luogotenenza a Innsbruck. 82. Benedetto Buonanni a Cosimo I, duca di Toscana.2 Roma, 29 giugno 1549- Col poco tempo che me ne fu dato scrissi due liore sono alla S. V. per via d’un corriere che fu espedito a Genova, com’ era passata la cerimonia del censo di .Napoli, nella quale non lasserò ancora di dire alla S. V. con la presente, come non solamente è stato biasimato il sigor Don Diego d’havere fatta comprare una chinea che 13 anni sono fu data da S. Santità alla sìga Francesca Sta Fiore bo. me. quando fu maritata nel sor Hiermo Orsino, di pieeoi prezzo, stata altra volta presentata et con guarnimenti men Ticchi del solito, ma d’esser-sene riso con molti, sotto colore di grafia et di piacevolezza. Il che quanto sia conforme alla mente di S. Stò, che preme infinitamente in vedere che isi tenghino nel grado che si deve le cose di questa sede, per se stessa se lo imaginerà la S. V. Restò S. 'Stà in molta colera, quando uscendo della porta di San Pietro non trovò li il sor Don Diego set-luto secondo il solito. Ma se le crebbe maggiore, quando giunta alle stanze sue per mettersi a tavola le fu fatto intendere ch’egli haveva voluto consegnare il censo al caral Camarlingo, il che dicono che s’era fatto a tempo d’altri pontefici, et si poteva fare adesso senza alcun pregiuditio di ¡S. Mtà, ma ch’era resoluto di voler darlo a S. Stà medesima. D’ onde ne successe [che con poca dignità del carico suo stette fuor di tutte le sale in un luogo strettissimo] 3 aspettando che S. Stà havesse magnato, la quale benché lo sapesse, non per questo si vetìde 1 Ofr. sopra n. 633. 2 Ofr. sopra n. 635. 3 Quanto sta fra uncini è cifrato.