Contraccolpo dell’apostasia deH’Ochino sull’Ordine. 351 anno in anno, mentre le loro case diventarono proverbiali per indicare un convento rigoroso.1 Quand’eeco l’Ordine sotto un colpo, del quale non potea concepirsi il più duro : il suo capo e membro più famoso, Bernardino Ochino, passò tra i novatori religiosi e s’ammogliò.2 Dall’ignominiosa apostasia del vicario generale i nemici dei Cappuccini ebbero nuova occasione a intrighi e offese. Sorse, dice un cronista dell’Ordine, tale tempesta, che senza l’aiuto di Dio saremmo stati perduti.3 Allò scopo di infamare tutto l’Ordine alcuni sparsero la voce, che esso fosse stato fondato dal'l’Ochino e quantunque la falsità dell’asserzione fosse facilmente dimostrabile, pure essa trovò fede in molti. Per l’apostasia dell’Ochino diventarono diffidenti persino di coloro, i quali fino allora erano stati affezionati all’Ordine.4 Non senza ragione temevasi che i membri fossero stati infetti dall’eresia del capo. In realtà un certo numero di Cappuccini seguì l’esempio del suo generale e solo poco a poco altri tornarono sulla retta via.5 L’apostasia d’Ochino venne risaputa a Roma soltanto nel settembre del 1542; il papa invece aveva ¡nicc. d. prov. monast. di Napoli e Terra di Lavoro, S. Agnello di Sorrento 1X79, 70; Filippo da Tussio, I frati Capace, d. monast. prov. degli Abruzzi, iitkl. 1880, 5; F. Securi, Meni, stori s\ prov. dei eupnee, di 1leggio ¡Calabria-, Jleggìo 1885, 15; Apoixinaris a Valentia, liibl. fra-t-r. min. Capucc., Ro-niae 1886, 6-8 (conventi nel regno di Naipoli) ; Bonaventura da Sorrento, ' conventi d. Capucc. nella città di Napoli, Napoli 1889, 15, 101; Valdemiro Bergamo, I conventi dei Capucc. Bergamaschi, Milano 1883, 12, 28; Idem, < conventi ed ì Capucc. Bresciani, ibid. 1891, 20 21; Valdemiro Bonari, ' conventi ed i Capucc. dell'antico ducato di Milano I, Crema 1893, 39, 55s., '•15 s.; Molfino, Codice dipi. d. Capucc. Liguri 1530-1900, Genova 1904, xxni s. : SrsTo da Pisa, Storia dei Cappucc. Toscani- I, 1532-1591, Firenze 1906, 51, 57 s. 'efr. Moreni, Bibliografia Toscana I, 113); Mussini, Meni. star, sui Cappucc. '■milioni I, Parma 1908, 21, 27, 38. Sulle Clarisse-Clappuccine fondate a Napoli da M. Jj. Ixmiga vedi Hislyot VII, 203 s. ; Heimbucher II2, 486 s. 1 Cfr. la lettera di Negri del 1541 in Zeitsrthr. fùr Ki-rchenf/esch. Ili, 635. 2 Cfr. sopra p. 321. Già nel 1539 era scappato il cappuccino G. Battista di Venezia, che aveva predicato in senso luterano a Lucca (vedi Fontana, Docum. 270 s.). s *Cronica di Mario da Mercato Saraceno. Archivio dell’Ordine 'lei Cappuccini in Venezia. 4 Boverius I, 319, 350. Allo scapo di confutare la favola che Ochino fesse >' fondatore, il caldina! Sanseverino e il vicario generale Girolaimo da Mon-t ¡‘fiore eccitarono Bernardino da Colpetrazzo a comporre il suo pregevole lavoro storico, che si' conserva nell’A rchirio generale d e 1 (1 ’ O r dì i n e 'lei Cappuccini in Roana (v. il nostro voi. IV 2, 728si). 5 Boverius (I, 319) tenta di palliare la cosa, ma Mignanelli scrive addi - novembre 1542 al Cardinal Farnese : * « Si tienisi presto a quel rimedio che S! Può et vuol fare alla congregazione de Capnccitoi, de quali ogni giorno si '■“nte che gittone Palato et seguitano il mastro loro» (Lettere d. princ. XII, 228. Archivio segreto pontificio). V. anche in App. n. 62 la * lettera del card. Carpi del 27 giugno 1543.