466 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 8 b. avrebbe di già salutato Margherita come duchessa di Milano. In vista dell’importanza strategica di quella provincia sembrava veramente molto problematico, che Carlo V si prestasse seriamente al-1’«affare di Milano», ma i Farnese facevano i conti colla penuria finanziaria dell’imperatore, che proprio ¡in quel momento aveva dietro denaro lasciato al duca Cosimo i forti di Firenze e Livorno.1 Già a Genova Pier Luigi Farnese aveva trattato sulla cifra del denaro, che Paolo III doveva pagare aH’imperatore per Milano. Enormji erano le pretese di Carlo: dapprima due, poi un milione di ducati, fors’anco altre gravi condizioni, come quella di ritenere i castelli di Milano e di Cremona.2 Fu per le esagerate pretese di Carlo, che vennero arrestate a Busseto le trattative su questo punto: non furono però rotte e poiché Carlo diede al figliolo l’istruzione : trattare in proposito col consiglio di Stato spagnolo,3 rimase a’ cora ai Farnese la speranza di raggiungere tuttavia la meta. Per quanto pure, spinto dai suoi, in questa questione sacri' • casse al nepotismo, Paolo III però non perdette per nulla di visi ; l’azione per la pace. Giovio attesta come allora con rara avvedutezza e meravigliosa memoria quel vecchio specificasse tutti i momenti favorevoli alla pace. Non avendo trovato ascolto presso l’imperatore esacerbatissimo contro Francesco I le sue rimostranze, Paolo III pregollo di sentire i cardinali. Carlo V aderì e ai 24 i' giugno comparve nella riunione del Sacro Collegio. Al magnili ; discorso, col quale là il Cardinal Grimani raccomandò la pace, l’imperatore rispose con energia e serietà, difendendo con crescenti eccitazione il suo punto di vista già sì spesso esposto. Quando nel-Fuscire Paolo Giovio gli baciò la mano, Carlo osservò: preparai scrivere e annota bene nella tua storia perchè la prossima guerra ti appresterà nuova difficile fatica. Paolo III manifestò la sua mer viglia per l’appassionatezza di Carlo, ma assicurò che in ogni cas > avrebbe prestato aiuto a Ferdinando I contro i Turchi, promes? che fu anche mantenuta.4 Relativamente al concilio il papa, in considerazione della guer nella cristianità e del pericolo turco, propose a Busseto5 la sospen- 1 V. le lettere