700 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 15 a. menico nella sua qualità d’abbate risplendendovi per le sue cognizioni, venne eletto vescovo di Foligno ai 24 di gennaio del 1547.1 Col riferirsi al concilio Paolo III nell’aprile del 1547 motivò l’incombenza data al cardinale Ercole Gonzaga come protettore della Congregazione lateranense, di darsi pensiero per il rinnovamento degli studii in detta congregazione.2 Soltanto le indagini recenti hanno stabilito il merito di Paolo III nel rialzare la Biblioteca Vaticana. Pratico come in tutte le altre sue imprese, egli si diè cura avanti tutto per nuovi cataloghi e per la conservazione dei manoscritti danneggiati.3 Dapprima l’ufficio di bibliotecario rimase nelle mani esperimentate dell’Aleandro ; dopo la nomina di lui a cardinale fu chiamato Agostino Steuco, che siccome direttore della famosa biblioteca del cardinale Grimani sembrava molto idoneo per quel posto.4 Già prima il papa aveva nominato vescovo di Kisamo in Candia questo dotto straordinariamente versatile, che scrisse anche contro Lutero. Al suo alto protettore lo Steuco dedicò con una grande opera filosofica5 anche una dissertazione intorno al render navigabile il Tevere,6 ma non si mostrò ¡molto adatto pel posto di bibliotecario.7 Fu una fortuna che nel 1548 egli venisse sostituito dal dotto cardinale Marcello Cervini, sotto il quale l’istituto prese un grande slancio.8 Alla sua iniziativa e alla cooperazione di Sadoleto la Vaticana deve nuovi cataloghi dei codici greci0 e latini : quest’ultimo conta 3096 co- 1 Vedi Merkle I, 013; cfr. ibid. 207: Mazzucheixi VII 1, 275s.; Lat-chert in Studien aus dem Benediktiner-Orden XXIX, 611 s. 2 * Breve del 6 aprile 1547. Min. brev. Arm. 41, t. 38, n. 3/07. Archivio segreto pontificio. 3 Vedi Müntz, Bibi, du Vatican 80 s. Sulle biblioteche pontificie Fabricii h (Roma 206) scrive, che risultano di tre parti : « una clausa, cui adiuncta pro-xime est altera. Itemi cilausa, tertia certis diebus et lioris patens et Graec'.s Latinisque scriptoribus referta ». 1 II 27 ottobre 1538 (vedi Assemani, il ibi. Vat. Cat. Cod. I 1, Rom. 1756, wen). s De pililosophia perenni (* Cod. Vatic. 6377; Stetjchi Opera omnia a P. A. Morando recognita III, Venetiis 1591, 1 s.). Sullo Steuco v. dm particolare Tirabosciii VII 1, 314 s.; cfr. Cavalieri, Hibl. d. uomini ill. d. cowjrcg. Later. 22 s., 36; Willmann Gesch. des Idealismus III, 170. e De restituendo navigation# Tiberis a Trnsiamno agri Perusini castello usque Romam, Romae 1547..; cfr. Xissen, Ital. Landeskunde I, 320. 7 Cfr. Merkle I,. 210, n. 1. s Vedi Pollidorus, Vita Marcelli II, 4589.; Nolhac, Orsini 248; cfr. Müntz iloc. cit. 87; Batiffol 18s.; Merkle I, 381; Doiìez in Rev. d. Bibi. V, 139s., 220. Nella dedita del Cod. Vatic. 3967 F. Ruano dice al cardinal Cervini: * « Qui plus quam quingentis voluminibus Latinis, Graecis et Hebraeis Biblio-thecam auxisti et exomasti et aligere et exornare perseveras ». Biblioteca Vaticana. 0 A) Catalogo alfabetico [Vatic, gr. IJ,82 A. 1482 B. Reg. gracc. 171. Paria, tir. 30621 e Inventario. [Vatic, gr. 1484; Vatic, lat. 7764; Matin fir. 232. ed. Haase in Scrapcum XII (1851). 130«si. (in greco); ed. Montfaucon. Bibi. Bibi iothecar uni I, 5-14 in latino dal Cod. Colbert. 5125] dei mss. greci Vaticani