Caratteristica de] papa. 25 al principio del suo governo i più amtici di Paolo III furono i cardinali Trivulzio e Palmieri : insieme anche il segretario Ambrogio Ricalcati occupava posizione rilevante, la quale però finì in brutto modo nello scorcio dell’anno 1537, chè l’infedele ministro venne carcerato. Coll’inizio del 1538 la direzione degli affari di Stato, specialmente la corrispondenza ufficiale coi rappresentanti esteri della Santa Sede, toccò al giovine nipote del papa, cardinale Alessandro Farnese, ed a Marcello Cervini primo segretario del medesimo. 1 Coi cardinali Paolo III dava a vedere il massimo riguardo; li trattava tutti egualmente al possibile, si consultava assiduamente con essi e dava loro la precedenza sugli inviati, tanto che costoro come pure molti altri lagnavansi della difficoltà di avere udienza.2 Più che tutto spiaceva ai diplomatici la straordinaria proliss'ità e lentezza del papa nello spedire i negozi.3 Essi uscivano in amari lamenti sulla difficoltà di trattare col nuovo signore, al quale non era facile neanche avere l’accesso, il quale differiva tutte le decisioni4 e che come una volpe scaltra non si poteva abbindolare ;5 essere quasi altrettanto difficile come andare in paradiso, condurre a con- nonnullis rationalibus causis eain curam tractandi nostra et huius s. sedis ne-gotia ac tam ad te quam ceteros nostros et eiusdem sedis nuntios et legatos scri-bendi, quam hactenus Ambrosius Recalcarius habuit, dilecto Alio et sec. cameni nei ioti nostri Alex" carli ¡de Farnesi© S. R. E. vicecancellario (demanda verimus, volumus ac tibi mandamus, ut iitteris, quas idem Alex, carlis ad te nostro nomine seribet, fidem indubiajn adhibeas ». Eseguisca ciò che Farnese gli comanda come se fosse il papa stesso a comandare. « Dat. Rom&e 2 ianuarii 1538. A" 4°. Blosius». Cod. Q. q. G. 22, f. 96 dèlia Biblioteca comunale di l’a 1 e r m o . 1 Ofr. Nuntiaturherichte, I. i.v s., 424 ; II, 248 s. Allorché il Cervini fu fatto cardinale (diceinbre 1339), gli successe Niccolò Ardinghello ed a costui in breve tempo l>andino ; v. ibid. Vili, 12. Durante le frequenti assenze del Dandino teneva la corrispondenza Bernardino Maffei. Sulle innovazioni fatte nella segreteria nel giugno del 1549 v. in App. n. .82 la * relazione di Buona nni del 29 giugno 1540 (Air c hi vi o di Stato in F i r e n z e). ¡Su Ricalcati cfr. ancheAiit dell’Emilia N. S. Il (1877), 64 s. « Papasso, Politica I, 434, n. 2 J. J. Firmanti s nel suo Diarium nota che Ricalcati era stato canee rato « propter multa secreta, tu aiebant, ipsius pape Utteris revelata Imperatori et iniinitas extorsiones factas diversi« modis ». Archivio segreto pontificio. Ricalcati fu graziato ¡soltanto nei 1544 ; v. la * relazione ¡di Babbi del 12 gennaio 1534. Archivio di ¡Stato in Firenze. 2 Cfr. la * relazione di Sanchez del 28 gennaio 1535 (Archivio domestico, di Corte e rt i IS t. a t od i Vienna); Nuntiaturberichte III, 510 ; IV, 38; Sitzungsberichte dell’Accad. di Vienna CVTII, 816 e Corp. dipi. Port. Ili, 182. 3 V. la Tela zi one delTinviato portoghese in Corp. dipi. Port. Ili, 182. 4 Con Dandolo loc. cit. cfr. Foscari in .I/o». Slur. merid. Vili, 132; Lett. and Pop., ed. Gairdner Vili, n. 713, 807 e specialmente i forti lamenti di F. Peregrino nelle sue * lettere (lei 29 ¡novembre 1534, 4 e 25 febbraio e 18 marzo 1535 (Archìvio Gonzaga in Mantova). V. anche la »relazione di Gallo dell'll ottobre 1537. Archivio di Stato in Firenze. Urb. 13.1 5 Vedi Drtjffhx, Beiträge I, 96.