I primi Gesuiti in Germania. 421 dalla città o gettati nel Danubio. «Noi rispondemmo», racconta Le Jay, «che in cielo potevasi arrivare per acqua con pari facilità che per la via maestra w.1 Di fatto Le Jay dovette lasciare Ratisbona al principio del 1543 recandosi a Ingolstadt, dove prese l’impegno di dare lezioni sulla Sacra Scrittura all’università : gli toccò poi di avviare agli esercizi spirituali Maurizio von Hutten vescovo di Eichstàtt, che abitava nelle vicinanze, indi, obbedendo a un ordine del papa, pertossi a Dillingen dal cardinale Truchsess.2 Ivi raggiungevate una lettera di Ernesto duca di Baviera, arcivescovo di Salisburgo, che invitavate a un concilio, provinciale, nel quale avrebbe avuto seggio e voto, ma egli sapeva ch’era contro il volere del papa, che nella prossima dieta di Worms si trattasse delle cose di religione ed ebbe l’impressione che precisamente quel sinodo Salisburghese dovesse iniziare simili negoziati : perciò non accondiscese che a prendere visione nella sua stanza delle deliberazioni ed a dare il suo parere. A Salisburgo egli compose anche due dissertazioni, in una delle quali sosteneva che senza speciale licenza del papa i vescovi non potevano ammettere che a Worms o altrove in una dieta si trattasse di affari ecclesiastici, nell’altra dimostrava che i protestanti erano tuttavia eretici anche se, accettando tutti gli altri articoli di fede, rigettassero unicamente il solo primato del pontefice romano. Egli approfittò insieme dell’occasione per mettere a cuore deU’arcivescovo l’erezione d’un collegio di giovani per futuri sacerdoti.3 Allorquando ritornò a Dillingen, il cardinale era già partito per Worms e Le Jay dovette seguirlo. Le prediche italiane, che tenne durante la dieta di Worms, piacevano in alto grado a re Ferdinando e ad altri. I vescovi invitavanlo spesso a tavola e incitavanlo ad andare nelle loro diocesi. * Altri compiti erano toccati al confratello di Le Jay, Nicolás Bosadilla. Morone era di parere che egli dovesse andare in Ungheria coll’esercito imperiale a tenervi in freno i predicatori luterani, a darsi cura dei molti soldati italiani ed a influire sul miglioramento del clero,5 ma fu trattenuto a Vienna. Il nunzio Girolamo Verallo voleva accòglierlo in casa sua, ma Bobadilla scelse per abitazione un ospedale: predicava, spiegava al popolo la lettera ai Romani, preparava Ebrei e Turchi al battesimo. Re Ferdinando conferiva 1 Lettere di Le Jay a Ignazio dii Ratisbona, aprile ad agosto 1542 (Epistole P. Pasch. Beoèti 270-276). 2 Polanotjs, Chronicon I, n. 72; Olu.andin’tjs lib. 4. n. 22-25. 1 Le Jay a Ignazio da Dillingen 14 novembre 1544; Doménech a Rodri-?uez da Roma 29 gennaio 1545 (Epistolae P. Pasch, Bboèti 281-285, 775-776) ; Polancus, Chromcon I, n. 72. 4 Le Jay a Ignazio da Dillingen 21 settembre 1545 (Epistolae P. Pasch. Broeti 293-296) ; Canlsio a Pietro Fabro da Colonia 12 agosto 1545 (Brattns-sebger I, 159). 6 M'orone al Cardinal Oontarini da Modena 21 maggio 1542; Hansen 1-2.