610 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 13 b. il minor male, mandando essi nello stesso tempo proposte sul come si avesse da rispondere alla protesta, che Mendoza aveva elevata a Roma.1 Vanamente dei cardinali bene intenzionati s’erano adoperati per impedire la ripetizione a Roma della scena bolognese; invano il papa cercò di procrastinare l’udienza al Mendoza: questi non si lasciò trattenere e addì 23 gennaio 1548 in un concistoro ripetè dinanzi al papa, ai cardinali e inviati la dichiarazione di guerra spirituale, che fu, con i convenienti mutamenti, dello stesso tenore della ,protesta presentata a Bologna. Malgrado i rimproveri e accuse ivi elevate il saggio Paolo III ebbe tanta padronanza di sè da nulla rispondere subito : egli volle meditare maturatamente in tutta calma la sua risposta e a riceverla invitò il Mendoza a un concistoro per il 1° di febbraio.2 Nel frattempo si domandò l’opinione dei legati bolognesi, i quali insieme colla sospensione consigliarono pure che il papa nella questione del trasferimento assumesse l’ufficio di giudice.3 In negoziati privati col Mendoza fu fatto inoltre il progetto di mandare in Germania tre cardinali legati per regolare provvisoriamente le cose religiose invece di tornare a trasferire il concilio. Il rappresentante di Carlo, che in un’udienza del 25 gennaio fece al papa i più violenti rimproveri, rifiutò dichiarando : prima il concilio, poi i legati !4 La risposta alla protesta del 23 gennaio, che il papa comunicò al Mendoza nel concistoro del 1° febbraio 1548, era stata composta dal cardinale Pole con somma cura, abilità e prudenza allo scopo di evitare, per quanto possibile, l’estremo, la piena aperta rottura.5 A tal fine l’offensiva protesta veniva rappresentata siccome un’azione del Mendoza, colla quale questi avrebbe oltrepassato l’incarico 1 V. la lettera dei legati conciliari al cardinal Farnese in Nuntiaturbe-richte X, 455 s. ■ 2 Vedi Rainald 1548, n. 18 s.; Nuntiaturberichte X, 242, n. 1; in (p. 82S s.) anche completamenti alla lettera di Mendoza del 2 febbraio, stampata incompletamente in Döllinger, Beiträge I, 134 ss. Y. inoltre la ** lettera di Vincenzo Parenxi da Roma 23 gennaio 1548 (Archivio di Stato in Lucca); la relazione di D. Lasso del 28 gennaio 1548 presso Druffel, Beiträge I, 91 s. ; Pat/la vie ini lib. 10, c. 12 ; cfr. anche Bromato II, 140 s. e specialmente Campana 432. La protesta imperiale venne bentosto diffusa per le stampe : Alle-gatione o vero Pro \ testa fatta per Villustriss. S. Don Diego \ di Mendosa, Ambasciatore della Cesa \ rea Maesta alla »Sí. d,i N. S. Pap \ a Paulo III sopra le cose | appartenente al Concilio \ generale di Trento. I Con privilegio imperiale impresso in Milano per Messer Gotardo du Ponte che sta appresso la Donna nel 15^8 adì 3 Marzo. 10 fogli in 4° picc. 3 La lettera dei legati del concilio al cardinal Farnese del 26 gennaio 1->4S colle proposte sul come rispondere alla protesta del Mendoza, in Nuntiaturberichte X, 455 s., 459 s.; cfr. Massarelli Diarium IV, ed. Merkle I, 740- « V. la lettera di Mendoza del 2 febbraio 1548 citata in n. 2. 3 Vedi Raynald 1548, n. 29 s. ; Quibini, Ep. Poli IV, 382 s. ; NunUatur-berichte X, 244 ; Palla vicini lib. 10, c. 13 ; Beutel 39 s. ; Campana 432 s.