L’« Indice » del Della Casa - Paolo ITI e le missioni. 679 luoghi si procedesse con zelo eccessivo, ma quanto poco ciò fosse approvato da Paolo III viene addimostrato da un ordine in data 26 marzo 1547 al cardinale Ercole Gonzaga in qualità di protettore dei Canonici Lateranensi, perchè si opponesse al troppo grande zelo nel rintracciare errori, per cui nasceva discordia nei membri della congregazione.1 Coll’assenso probabilmente di Paolo III, il nunzio a Venezia Giovanni della Casa pubblicò nel ,1549 in lingua italiana un indice dei libri proibiti.2 I novatori religiosi italiani vendicaronsi contro il papa Farnese con una «lettera aperta» piena dei più violenti insulti personali, alla fine della quale s’invitavano i principi ad abbattere 1’«indegno». Il libello, che in parte ha carattere assolutamente osceno già da contemporanei venne attribuito, ima senza ragione, a Vergerio od Ochino3. b. Nella storia dei papi costituisce un momento grandioso, che, per quanto le loro forze venissero preoccupate dalle agitazioni ecclesiastiche d’Europa, i titolari della Santa Sede pigliassero a cuore con non minore sollecitudine la dilatazione del cristianesimo nelle altre parti della terra.4 Come i suoi predecessori, anche Paolo III ha compiuto onestamente il suo dovere a questo riguardo e rivolto la sua cura pastorale alle missioni in Africa, America ed Asia. Gli ordini mendicanti, che erano in particolare acconci alla diffusione della fede, sotto Paolo III, in vario modo da lui aiutati, lavorarono con instancabile zelo e sommo spirito di sacrifizio nel ampo delle missioni sì straordinariamente ampliato dalle nuove scoperte. Ad essi sotto il papa Farnese s’aggiunse l’Ordine dei Geniti e con ciò una forza di valore inapprezzabile. 1 * Breve del 26 marzo 1547 (Min. brer. Ann. 41, t. 38, n. 175. Archivio segreto p on t i f i c i o). Sull'azione del cardinale Gonzaga contro eretici nel Mantovano vedi Davari in Ardi. star. Lomb. VI, 556 s. ; Luzio, V. Connina 43 s. i 2 Cfr. Rgttsch, Index I, 204 s. ; Hiloers 6. V. ora anche Campana loc. c-ìt. XVIT, 272 s. 3 Con Caktù II, 61 cfr. specialmente Benrath in Riv. crist. II, 258 s., 'love viene anche provato, che quest’osceno libello è affine alla parimenti nauseantemente sudicia Epistola de morte l'aulì III P. M. deque iis quae ei post ■lortem eims acciderunt, a. 1549 mense Deeembr. in lucen edita (anche in tedesco: Ein iSendtbrieff von dem todt Punii des dritten ecc.). Possono dimostrarsi false le accuse di infedeltà e della peggiore ¡immoralità ivi pronunciate contro Paolo III (vedi Ersoh-Grtjber XIV, 43). 4 Già per ragioni di spazio non si può qui entrare nei particolari della -storia delle missioni, per la quale offrono ricco materiale i 'bollarli e gli storici dei singoli Ordini. Purtroppo questo campo è sotto molti rispetti ancora in-folio: una storia delle missioni secondo le fonti è uno dei compiti più urgenti, rl>e la storiografia cattolica abbia da risolvere.