Elezione a pontefice del cardinale Alessandro Farnese. 11 Fin nella prima riunione dei cardinali la mattina del 12 ottobre si rivelò la preponderante influenza di Farnese allorquando, a malgrado dell’opposizione del Campegio,1 prevalse la sua proposta, che la votazione non dovesse essere segreta. Si rinunziò anche alla redazione d’una capitolazione elettorale.2 Nel pomeriggio Giovanni di Lorena riunì i cardinali francesi proponendo in nome del suo re l’esaltazione di Farnese a pontefice e, sebbene Tournon elevasse eccezione contro una immediata decisione, questa tuttavia avvenne conformemente al volere del cardinale di Lorena. Il risultato fu comunicato agli italiani di sentimenti francesi, il cui capo, Trivul-zio, aveva già prima attivamente lavorato per il Farnese,3 ed al cardinale Ippolito de’ Medici, che mirava allo stesso scopo. Indi i francesi in una col Medici recaronsi dal Farnese per annunciargli la sua elevazione a capo supremo della Chiesa. Il primo, che gli fece omaggio come a pontefice, fu il nepote di Clemente VII. Dopo che ili cardinale di Lorena ebbe ottenuto l’assenso degli imperiali, l’intiero Sacro Collegio si raccolse nella cappella di Niccolò V, dove Piccolomini, siccome il cardinale vescovo più anziano dopo il Farnese, annunciò l’elezione.4 Per salvare la forma, la mattina desi 13 ottobre si fece uno scrutinio formale, nel quale anche il Campegio, che il giorno precedente aveva negato il suo voto al Farnese, si aggiunse agli altri.5 Da lunga pezza non s’era svolto con tanta rapidità e concordia un conclave.6 1 La ricorda Busdraghi nella sua * lettera del 14 ottobre 1534. Archi v io di Stato in Lucca. 2 V. la relazione di A. IM. Papazzoni del 1.1 ottobre 1534 presso Accame 20 e inoltre Firmantts presso Gatticus 330 (invece di 11 va letto 12. come ha ane>>e il manoscritto dell’Archivio segreto pontificio XII 26, f. 1Gb). 3 Gir. sopra p. 9 e la * relazione del cardinale E. Gonzaga del 12 novembre 1534. Archivio Gonzaga in Mantova. 4 V. la particolareggiata * narrazione del cardinale E. Gonzaga in data 7 novembre 1534 (Archivio Gonzaga in Mantova) in App. n. 4. Secondo questa relazione autentica via rigettata l'esposizione, accettata finora, dei Conclavi de Pontefici I, 209 ss. (ripetuta nelle poco sicure relazioni, manoscritte su conclavi come pure nella relazione in Zeitschr. f. Kirchenf/esch. V, t>19 ss.), ¡a norma della quale ffirivulzio d’accordo con Medici, contrastandovi Lorena, sarebbe stato in conclave l’autore dell’esaltazione di Farnese. Per la critica di Conclavi v. anche ^XomDtxesì 59, 170. Il patto tra Farnese e Ippolito de’ Medici addotto da Petrucelli II, 2-3 difficilmente è autentico poiché il cardinale (E). Gonzaga non dice nulla di simile. Anche A. M. Papazzoni, la cui relazione idei 13 ottobre (presso Accame 20) concorda in sostanza con E. Gonzaga, (nulla dice di ciO : così pure Busdraghi nella sua * lettera del 14 ottobre 1834 (Archivio di Stato in Lucca). 5 Gfr. Blasitjs de Mabtinelus presso Gatticus 327: * Diariuni card. Camerarii nell’A rchivio segreto pontificio XII 58, f 832 ; Bbeweb-Gaibdneb VII, n. 1202; annotazione notarile in Gobi, Archivio IY. 254. » Gfr. la lettera del Cardinal iSalviati in data 15 ottobre 1534 in Carte Strozz. I, 186.