Lagni per la paralizzazione dei lavori conciliari. 551 una risposta del papa alle relazioni, che gli avrebbero fatte Farnese ed i legati : intanto sarebbe continuata l’attività del concilio nelle congregazioni.1 In seguito a una raccomandazione scritta del Farnese partito da Trento il 10 agosto i legati rinunciarono al loro piano di proporre la questione del trasferimento alla prossima congregazione generale ed anzi del Monte, dopo un’introduzione tranquillante le preoccupazioni dei padri del concilio per la loro sicurezza a Trento, addì 13 agosto fece ripigliare le discussioni sul decreto intorno alla giustificazione.2 Per la situazione d’allora è caratteristica una lettera di Nobili vescovo di Accia dell’ll agosto, che rileva il vivo dispiacere dei legati e di gran parte dei padri per la paralizzazione dei lavori del sinodo causata dalla pretesa dell’imperatore, che per riguardo ai protestanti non venisse approvato il decreto sulla giustificazione. Si fanno lamenti, dice Nobili, perchè è tolta al concilio la sua libertà, molti padri sono quindi già partiti ed altri vi si accingono.3 In lettere del 16 e 17 agosto al Santafiora i legati lamentaronsi che a bella posta gli imperiali tirassero in lungo le trattative e pregarono di essere dispensati daH’ufficio.4 Al ricevere i messaggi di Cattaneo e Bertano sull’atteggiamento di Carlo V e le sue minacce contro Cervini, Paolo III mostrò grande indignazione: egli s’espresse anche molto irritato sul Ma-ruzzo incolpandolo d’avere prevenuto il monarca contro i legati.5 Solo di molto mala voglia il papa si decise a differire per il momento la traslazione del concilio. Anche ai 16 d’agosto a mezzo del Santafiora egli aveva di nuovo dato ai legati la facoltà di prendere questo provvedimento, ove ottenessero il consenso della maggioranza; prima però dovevano sbrigare in tutto o in parte, se poteva farsi, senza trascurare l’occasione per il trasferimento, le trattative circa la giustificazione e la residenza dei vescovi,6 ma 1 Farnese a Paolo III da Trento 9 'agósto 1546 (Nuntiaturberichte IX, 179-182) ; i legati a Santafiora 9 agosto 1546 (ibid. 181s., ». 3). In una lettera confidenziale contemporanea a Maffei il Cervini esortava a non lasciar passare inutilizzata la presente occasione ed a non accettare alcun procrastinamento (ibid'. 182, n.). 3 Massabelli Diarium ITI, ed. Merkle T. 566 s. ; Paixa vicini lib. 8, nel '"iso che il concilio si riunisse a Ferrara sono pesati in -una * lettera del cardinale E. Gonzaga da Mantova 17 agósto-1546,' 'Cotti Kartì, VM.' 5"19S\ f.; 461s. ftelia Biblioteca Vaticana.,, ■' :• . ■ : ' -■