94 Paolo III. 1534r-1549. Capitolo 2. riforma della Chiesa. Fra i nominati erano uomini egregi, distinti per purezza di costumi, pietà e dottrina. Inoltre erano state prese in considerazione le diverse nazioni venendo degnamente rappresentate la Germania da Niccolò di Schònberg, ia Francia da Jean du Bellay arcivescovo di Parigi e l’Inghilterra da John Fisher, vescovo di Rochester, uomo santo, carcerato e minacciato' di morte da Enrico Vili. Quanto agli Italiani Paolo III aveva innanzi tutto rivolto il suo sguardo a due uomini, di cui da quando era salito al trono aveva esperimentato in particolare le cognizioni e le fedeltà nel trattare i negozi più importanti,1 cioè il dotto uditore della Camera Girolamo Ghinucci, un senese, e il milanese Iacopo Simonetta. A costoro Paolo III pensò d’aggiungere un terzo, che i migliori d’Italia dicevano l’unico: Gasparo Contarmi. È cosa significativa per i sentimenti della maggioranza nel Collegio cardinalizio la forte opposizione incontrata dalle creazioni progettate da Paolo III. Se ne trattò dal principio di maggio. - Si fecero sentire anche difficoltà politiche giacché Carlo V fece di tutto ondeimpedirelanominadeirareivescovo di Parigi, ed avrebbe * « Domani si parlerà in concistoro di far i doi nipoti del papa cardinali et poi venerdì si publicheranno. Francesi hanno fatta grandissima instantia di haver il vescovo di Parigi [J. du Bellay], ma S. «Sta che n’ha assai mala oppenione, non li ha voluto per questa volta attender» (Cod. Bari), lat. 5788, f. 62 della Biblioteca Vaticana). Gli * Acta consist. notificano : * « Ro-mae die mere. 15 Dectìmb. 1584 fuit consistorium in loco consueto, in quo ex sent enfia ,Stis Sue iatque ex omnium eo.nsen.su constitutum est creare in car-dinales duos nepotes. .— Iioanae die veneris 18 Decemb. consistorium in quo negotium creationis cardinalium Stia s., quod dilatum in sequens consistorium |filit i, uno omnium consensu decretimi est. Creati itaque sunt» ecc. (* Acta Cariceli. S in Archivio concistoriale del Vati cano). Sotto il 18 dicembre 1534 R. Amaseo notificava a Bologna, elle la nomina era avvenuta * « con tanto consentimento di tutto il concistorio che N. )S. più presto ha approvato il voler di tutti che li revml cardinali habbino consentito a quello di S. Bno... Tutta Roma ne jubila »»(Archivio di Stato in Bologna). Ancor più preciso al riguardo si espresse il Cardinal Palmieri (vedi Navenne 206). iChe tale giudizio non fosse condiviso da tutti, appare da Soriano Ami’:ri 2 Serie III, 313) e dalla lettera di iGiov. von Kampen presso Hipler, Zur (icscli. de» Bumanismus. Bricfioechsel de» J. Dantiscm, Braunsberg 1890, 40. Nel sembiante i cardinali apparivano ancor ¡più giovani di quel che fossero; nel * Liber memorialis monastet'ii s. Marie Montislucidi extra moenia Perugina (in quell’A r c h i v i o) si danno loro 12 anni quando visitarono quel monastero nel settembre del 11535. La * lettera di congratulazione del cardinale Ippolito de’ Medici lai due nepoti, dai. Romae 1535 Cai. Iati., nell’Archiv;io di Stato in Parma. 1 Ofr. la relazione portoghese in Cod. dipi. Pori. Ili, 181. 2 Per la prima volta in una * lettera del 5 maggio 1535 G. M. della Porta riferisce dell'intenzione « di far una squadra di cardinali nuovi per sbatter questi vecchi» (Archivio di Stato in, Firenze, Vrb.). Rlasius de Mabtinellis, * Diarium (Archivio segreto pontificio XII 56) ricorda un concistoro tenuto il 10 ottobre su questo negozio.