Conseguenze della vittoria imperiale contro gli Schmalkaldici. 581 lettore si sottomise il circolo della Bassa Sassonia ed ai 19 di giugno anche il langravio Filippo d’Assia. Del tutto scoraggiato e avvilito, questo principe si rese a discrezione e come l’Elettore di Sassonia l’imperatore fecelo tenere in custodia.1 La vittoria fu completa, più splendida di quanto ili guardingo Habsburg avesse osato speraire. La notizia dei grandi successi dell’imperatore nella Germania settentrionale fece a Roma impressione tanto più profonda2 perchè ivi, illusi anche poco prima da altre notizie, s’era creduto che Carlo avrebbe avuto da fare ancora a lungo coi suoi nemici : il monarca invece, che s’era fatto sentire così minaccioso con Verallo, acquistò una pienezza di potere quale da secoli nessun imperatore romano-tedesco aveva posseduta. Il papa temeva Carlo V tanto più che per la morte di Francesco I, avvenuta il 31 marzo, divenne molto incerto l’appoggio, che egli sperava di trovare presso la Francia. Non solo il cesareo Montmorency riconquistò ora il favore presso il nuovo re, ma anche Enrico II si addimostrava contrario a un concilio sottostante all'influsso del papa.3 Perciò Diego Mendoza, il nuovo ambasciatore venuto PII aprile in luogo di Vega, trovò il papa molto più accessibile. Persino quando Mendoza fece la minaccia d’una protesta dell’imperatore e d’un concilio nazionale, Paolo III si contenne molto tranquillo.4 In pari tempo i padri del concilio radunati a Bologna cedettero talmente, che addì 19 aprile deliberarono di rimandare fino al 2 giugno la pubblicazione di nuovi decreti e di pubblicare unicamente questa proroga nella sessione indetta per il 21 aprile.5 La vittoria di Muhlberg venne annunciata al papa pel primo da Mendoza,6 poi da una lettera di Ferdinando I del 25 aprile.7 Il papa rispose in data 20 maggio8 e dieci giorni dopo indirizzò una lettera di felicitazioni anche all’imperatore.9 L’avvenimento fu celebrato in S. Pietro con un solenne pontificale. Lavorava allora febbrilmente per un componimento delle differenze tra imperatore e papa il Cardinal Farnese. Con Mendoza da 1 Gir. .1 a n s s en-Pa sto r III1«, 661, 633 ss. 2 Ofr. Campawa 393-394. 3 Vedi Dkufj'EL, Sforuìrato 322, 324. 4 V. la relazione di Ruggieri del 30 aprile 1547 in Nuntiaturierhhte X, x xxn, n. 2. 5 Vedi Massaeelxj T)iarium IV, ed. Merkle I, 642 ; Pallavicini lib. 9, e. 20, n. 4. 6 V. Nun tia tur !t erich f e X, 532, 538. 7 Questa lettera è stampata in Nuntiatur'berichte IX, 677 s. secondo la minuta nell’A rie h i v i o domestico, di Corte e di Stato in Vienna. 8 V. *Brevia Pauli III {Arm. Jtl, t. SS, n. 47 5. Are li iv io segreto ] ontificio) in App. n. 78. 9 Ratnald 1547, n. 101. Il 29 luglio Paolo III si congratulò con Ferdinando I pter i suoi successi in Boemia (v. ifoid. n. 104).