640 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 13 d. credibile la notizia che all’ultima ora, P8 novembre, quando stava un po’ meglio, egli abbia emanato un breve, che ordinava a Camillo Orsini di consegnare Parma a Ottavio appena giungesse la nuova della sua morte.1 Essa diventa certezza in forza d’una lettera del cardinale Farnese a Camillo Orsini in data 8 novembre 1549.2 Addì 9 novembre Paolo III si confessò e ricevette devotamente il Viatico. Verso sera le sue condizioni andarono sempre più peggiorando.3 Egli moriva la mattina del 10.4 Nessuno dubitò che l’ingratitudine di Ottavio fosse stata la vera causa della sua morte.5 L’ambasciatore veneto, che rileva parimente questa cosa, osserva: papa Paolo era clemente, affabile, giudizioso, intelligente: non ci fu mai chi fosse più degno del nome di gentiluomo.6 Lo stesso defunto riconobbe il proprio principale difetto, il nepotismo, giacché nelle sue ultime ore ripeteva le parole dei salmi: «Il mio peccato m’è sempre dinanzi agli occhi » : « Se non avesse dominato su di me, sarei senza grave rimprovero ».7 Il cadavere del papa venne subito portato in Vaticano,8 poi deposto in S. Pietro in un sepolcro provvisorio dietro l’organo. In vembre 1549 presso Druffel I. 294 s. {le card, de Ghity, non è Caddi, come pensa Druffel, ma Chieti=Oarafa) ; cfr. inoltre ila * lettera di B. Ruggieri del 9 novembre 1549 (Archivio d|i Stato in Modena) e * quella di F. Franchino del 9 novembre 1549 (Archivio di Stato in Parma), che fra altro notifica: *«iS. B. ancora sta in se e parla con sentimento e particolarmente ha dette a Madama et al s. Don Alessandro parole benigne et amorevoli, che havrebbe fatto scoppiar a pianger li sassi». 1 Cfr. Paixavicini lib. 11, e. 6, n. 3; Carte Strozz. I 1, 432; Brosch I, 188; Rachfall 20 : Merkle II, 16. 2 V. la *iettera in App. n. 84 (Biblioteca Altieri in Roma). A. Elio, vescovo di l’ola. consegnò agli 11 di novembre la lettera a C. Orsiiii. che non la riconobbe per la ragione che fosse oliera del Cardinal Fainese (vedi Gii ai. ano 90); egli arrivò presso Ottavio il 14 novembre 1549 (v. Ardi. Treni. II, 61). 3 V. la ’relazione di Scipione Gabrielli del 9 novembre 1549. Archivio di Stato in Siena. * Vedi Massareixi, Diarium IV {ed. Merki.e I, 873); liora H; Lud. Bordoni de Branchis Firmari Diarium (ibid. II, 491) : liora 13 */2. Nella sua * lettera del 10 novembre Ruggieri dice che Paolo III morì «fra le 13 e 14 hore» (Archivio di Stato in Siena); Masius : due ore prima di giorno (Lacomklet, Arehiv. VI, 146) ; il Cardinal Farnese nella * lettera a C. Orsini del 10 novembre: sul far del giorno (Bi,bl|io tee a Altieri in Roma). Sul luogo dove morì Paolo' III, v. ora anche la testimonianza presso Dergel, Dcr Palazzo di Venezia 108, n. 4. s V. la * relazione di B. Ruggieri del 16 novembre 1549. Archivio di Stato in Modena. « Albèri 2 Serie III, 343. 7 Vedi Raynald 1549, n. 49; Ciaconius III, 553. s V. la * relazione di B. Ruggieri del 10 novembre 1549 (Archivio di Stato in Modena); cfr. Mf.rbxe II, 4, 491.