Memoriale dei legati sulla politica imperiale dell’accomodamento. 251 ini presente al colloquio, il rappresentante di Carlo V non manifestò la più leggera propensione ad abbandonare la decisione presa: anzi non volle neanche concedere una d'illazione onde notificare al papa la nuova piega e attenderne la volontà. Ciò non ostante i due legati tentarono subito il dì seguente un altro energico colpo contro la pericolosa politica d’accomodamento col presentare all’ imperatore un minuto memoriale,1 nel quale erano riuniti in modo chiaro e sottile tutti i motivi, che dovevano mettersi avanti dal punto di vista ecclesiastico. Prima di tutto si fa accenno all’inutilità di tutti li negoziati per un accomodamento fatti fino allora coi protestanti. Costoro non vrebbero mai ben osservata la confessione presentata ad Augsburg inoltre insegnavano molte cose aliene dalla fede cattolica non contenute in quella confessione, tanto che essù come anguille sfuggirebbero dalle mani dei cattolici. Nei negoziati dell’anno precedente a Francoforte essersi fatto palese, che i protestanti miravano non ll’abolizione di abusi, ma all’amiientamento del papato. Come pertanto può sperarsi in un accordo? Essendo incerta la pace colla Francia e minacciando il Turco l’Ungheria, essere da attendersi he i neo-credenti ora si metterebbero fuori ancor più arroganti, inoltre, date le contraddizioni del loro stesso libro simbolico, la confessione Augustana, il contrasto dei luterani, degli zuingliani delle altre sètte, essere impossibile fissare i punti controversi. Soltanto dalla Chiesa intiera potersi deliberare concessioni come a comunione sotto le due specie e il matrimonio dei preti. Appena ! oi concesse tali cose, non si chiederebbe più il concilio, così che, mancando l’assenso delle altre nazioni, non ne seguirebbe che un : ìaggior guasto dell’unità della Chiesa. Oltracciò l’unione decisa ; una dieta condurrebbe anche contro la volontà dell’imperatore ! la totale separazione dalla Santa Sede. Eziandio quanto alla pacificazione politica della Germania nulla potersi sperare per la via di negoziati all’amichevole. Poiché i profetanti non s’erano serviti di ogni stato di pace che per ampliare senza riguardi la loro potenza, per cacciare i vescovi e abbattere il giudizio della camera imperiale, dalle trattative per un componimento uscirebbe una pace, la quale concetterebbe la religione cattolica. 1 Stampato in Raynaud 1540, a. 15 s. ; Le Plat III, 634 s. ed Eiises IV, ls2tì. ; in tedesco presso WIalcu XVII, 465; ef. Nuntiaturberichte V, 185, n. 1. T! memoriale venne nelle mani dei protestanti, dai quali fu messo in dileggio nel seguente raro opuscolo; Conoilium || Papa«. || Ein seer väterlicher rath || x'hhiff des Römischen bìschoffs Pau || li (des namens) des dritten, Key »er |[ li-liier Maiestat im Niderland, || duroh den Cardinal Farnesi || um, des Bapsts nettem, || für die Lutherischen || überantwort. 1| Anno 151,1. || Dabcy ein r'0tsiiUge und heilsa || me ausslepunp penants. Rhat,.\\ schlays durch Eusebiarn PamphiVi. s. 1. et a. ; piccolo 8° di 59 fogli. Eusefo. P&mjMti è pseudonimo di Calvino (vedi Kampschulte I, 335).