Invio in Germania di P. P. Vergerio (1535). 35 giunse a Vienna dopo peripezie di viaggio d’ogni sorta. Nella sua relazione del 25 marzo al segretario pontificio Ambrogio Ricalcati1 egli menziona le prime sue trattative sulla faccenda del concilio con re Ferdinando, col Cles cardinale di Trento ed alcuni altri personaggi allora a Vienna, specialmente con Filippo langravio di Assia ed Enrico duca di Brunswick. A dispetto del grande zelo da lui svolto, le assicurazioni del Vergerio sulla buona volontà di Paolo III trovarono da principio poca fede in molti della corte di Ferdinando I. L’ambasciatore veneziano a Vienna, Contarmi, riferiva che dicevasi il papa e i cardinali pensare al concilio sì poco come alle cose dell’altro mondo, solo troppo bene sapendo che prima di tutto esso li priverebbe del loro possedimento terreno e proibirebbe a tutti gli ecclesiastici di godere più d’un beneficio, in cambio delle entrate del quale essi poi dovrebbero soddisfare ai doveri incombenti.2 Questa disposizione d’animo era stata prodotta dalla ripetuta delusione delle speranze d’un concilio sotto Clemente VII. La missione del Vergerio in Vienna venne resa difficile come dalla generale diffidenza quanto a questo negozio così anche da differenze politiche.3 Il risultato d’un colloquio avuto con re Ferdinando I addì 3 aprile venne dal Vergerio condensato in un. appunto scritto per il re lo stesso giorno.4 Ivi si fa rilevare avanti tutto la necessità di chiedere all’imperatore il suo pensiero e di pregarlo a dare maggiore importanza al viaggio di Vergerio in Germania associandogli un inviato regio. Relativamente al tenere il concilio a Trento, com’era desiderio di Ferdinando, Vergerio stesso intendeva rivolgersi nel frattempo a Paolo III e chiedere il permesso di proporre quella città. Anche Ferdinando doveva scrivere al papa per ringraziarlo della sua risoluzione ed esortarlo a realmente eseguirla e intanto, finché arrivasse la risposta dell’imperatore, informare d principi tedeschi dell’avvenuta decisione e del prossimo arrivo presso di loro del nunzio pontificio.5 1 Ibid. 340 s. 2 V. la relazione di Contarmi da Vienna 2 .aprile 1535 in Calendar of State Papera, Venet. V, n. 42 e in Nuntiaturberiehte I, 341, n. 1; cfr. 355. n. 3. 3 Ofr. sotto, cap. 3. * Nuntiaturberiehte I, 343 s. Nella prima proposizione presso il re Ferdinando della faccenda del concilio, fra il 25 e 31 30 marzo (ibid. I, 342), Vergerlo aveva compendiato i punti precipui della sua missione in -materia concini così: « Summus Pontifex deliberavi^ illud velie facere realiter. Modum proponit illum, qui hactenus ffuit observatus in conciliiis praeteritis a tempore primorum conciliorum usque modo. Locum Mantuam vel Thurinum vel Pla-centìam vel Bononiam. Tempus statim quando concordavero ego de loco et modo ». 3 Ofr. la relazione in proposito di Vergerio a Ricalcati del 7 aprile 1535 in Nuntiaturberiehte I, 347 s.