590 Paolo III. 1534—1549. Capitolo 12. sere in verità un colpo troppo duro.1 Onde salvare allo Stato della Chiesa Piacenza, le cui autorità del resto in una lettera di condoglianze del 10 settembre assicurarono subito la loro fedeltà, 2 egli ai 13 del mese dispose, -che si recasse colà come legato il cardinale Cervini. 3 Paolo III rimase pochissimo tempo all’oscuro di chi avesse guidato il colpo, giacché fin dal 15 aveva la ferma convinzione che tutto dovesse essere avvenuto col consenso dell’imperatore e dei suoi ministri, specialmente di Ferrante. 4 Sotto tali circostanze doveva ora decidersi la questione del concilio e il riordinamento delle condizioni religiose in Germania. 1 V. la relazione di Ruggieri, del 17 settembre 1547 in Nuntia11irberieht< X, 115. n. 1. cfi". ibid. 116. La terribile notizia arrivò a Perugia il 12 settembre (Bontempi 894) e fu nota a Roma il 14 (v. Nuntiaturberichte X, 522.; Legasi, di A. Serristori 160 s.). 2 Stampata in Spici!. Vatic. I (1890), 74. Una * lettera simile anche al cardinale A. Farnese in data 10 settembre 1547 nell’A rchivio dell’ambasciata spagnola in Roma. 3 * Breve al Cardinal Cervini, dot. Perusiae (Min. brev. Arni. //1, t. I/O, ii. 7J/5. Archivio segreto pontificio). Originale nell’A r c h i v i o .i i Stato in Napoli. 4 V. la relazione di F. Rodi del 15 settembre 1547 presso Balan VI, 395 ; ■■fi. anche Lega«, di A. Serristori 161; Nuntiaturberichte X, 115, n. 1; Dììl .mngeb, Beitrdge I, 121.