Il conclave del 1534. Il cardinale Ercole Gonzaga caratterizza la situazione delle cose alla vigilia del conclave nel modo seguente : è senza speranza l’elevazione d’un francese o d’un imperiale come pure quella d’un italiano che stia apertamente per Francesco I o Carlo V ; nelle attuali sommamente difficili condizioni politiche è possibile soltanto un neutrale, come Farnese o Cornare.1 Secondo tutte le relazioni le maggiori probabilità le aveva Farnese ;2 i francesi, e specialmente il Trivulzio loro aderente, lavoravano calorosamente per lui mentre gli altri italiani, ed anche gli (imperiali, almeno non erano contro la sua candidatura;3 però, pensa Ercole Gonzaga, detto cardinale ha bisogno di riuscire rapidamente, altrimenti gli capita come nel conclave dopo la morte di Leone X.4 Alessandro Farnese, decano del Sacro Collegio, al quale apparteneva da 40 anni, era non soltanto il più anziano, ma anche quanto allo spirito il più importante fra tutti i cardinali. Intelletto penetrante, fine educazione, grande abilità e saviezza diplomatica non gli potevano negare neanche i suoi nemicli. In mezzo alla rigorosa divisione in cardinali imperiali e francesi, egli aveva saputo con arte meravigliosa assicurarsi una posiziione indipendente ; che se era in molto buoni rapporti coi cardinali francesi, presso gli imperiali gli tornava utile in modo straordinarlio il fatto, che ripetutamente per l’addietro ed anche dopo la morte di Clemente VII, egli s’era espresso favorevole alla convocazione d’un concilio ecumenico e con ciò all’attuazione d’una riforma delle cose ecclesiastiche.5 Più volte i‘1 defunto pontefice aveva qualificato Farnese siccome coluli che era più adatto a succedergli e aveva pregato caldamente imperiale Ofuentes v. anche la * lettera di E. Gonzaga del 10 ottobre 1534 in App. n. 2 L'idea dell’elevazione del Öles fu suggerita dal Vergerlo : v. il suo ** memoriale in materia electionis ponti/iris (M a r c i a n a di X e n e z i a), di cui ebbi copia dal professore Floss. 1 * Lettera del 10 ottobre 1534 (A re li i v i o Gonzaga in Mantova); v. App. n. 2. 2 C!fr. Guicciardini, Op. ined. IX. 30!>; Papazzoni presso Accame 19 e la relazione di Fr. (Saraceni presso Capasso, Politica I, 8. Fin dal 26 settembre 1534 * Peregrino notifica le grandi probabilità di Farnese (Archivio Gonzaga lin Mantova); altrettanto * G. Busdraghi lo stesso di (Archivio di IS t a t o in Luce a). Addì 27 settembre 1534 * L. Sergardi scrive che nelle scommesse si pone al primo luogo il Farnese, al secondo il Piccolomini. Ai 10 d’ottobre ISergardi notifica : * « Circa le scommesse Farnese va in cielo ■•he oggi è ito a 50 per cento e li altri stanno terra terra, pur il papa lo fanno li cardinali e non i mercanti con le scommesse » (Archivio di Stato in iS 1 e n a). V. anche la * lettera di Peregrino del 10 ottobre 1534 (Archivio Gonzaga in Mantova). 3 V. le * relazioni di Ö- iBusdraghi del 3 e 10 ottobre 1534 (Archivio di ¡Stato in Lucca). * V. App. n. 2: cfr. la relazione in Fumi, Legai. 79. 5 Cfr. Soriano presso Ai.bèri 2 Serie III. 813; Bhkwkr-Gairdner VII, n. 1262; Conclavi de Pontcf. I, 211 s.; Sägmülleh 170 e il nostro vol. IV 2, 396.