Il recesso di Hagenau (28 luglio 1540). 261 E così .nella sua difficile posizione il Morone rimase solo ad Hagenau, dove svolse un’attività sommamente operosa. Non polendo accordarsi, gli Stati cattolici affidarono a Ferdinando I l’elezione di mediatori per le trattative ed egli ne diede l’incarico agli Elettori del Palatinato e di Treveri, al vescovo di Strasburgo e al duca Luigi di Baviera. La scelta fu molto infelice: l’Elettore palatino e il duca di Baviera s’odiavano a morte e quest’ultimo per giunta era alieno da qualsiasi componimento. Ciò però che appare più incomprensibile è la nomina dell’Elettore del Palatinato, rade volte non alticcio e che si lasciava guidare completamente dai' suoi consiglieri luterani. Quando in conseguenza il Morone ne fece lagnanza con Ferdinando I, questi rispose d’avere scelto quel principe solo per trattenerlo dal far anche peggio !1 Intanto erano giunti altresì gl’inviati protestanti, i quali avevano l’istruzione di tenersi fermi alla deliberazione di Francoforte, di accettare una conferenza religiosa soltanto nelle forma là decisa e d’escluderne i legati pontifici. Inoltre era stato loro inculcato, se non letteralmente, tuttavia quanto al senso, di mantenersi sul punto dell’accordo schmalkaldico, vale a dire di star fedeli inviolabilmente alla confessione Augustana.2 Di fronte a questa stretta unione emerse tanto più spiccatamente la discordia da parte dei cattolici.3 I protestanti respinsero la proposta dei principi mediatori, che, lasciati da parte i « punti concordati » nel 1530 ad Augsburg, si trattasse solamente degli «articoli non aggiustati». Apparve chiaro, che essi volevano fare base delle trattative le deliberazioni non confermate di Francoforte, ciò che Morone cercò d’impedire con tutte le forze.4 In conseguenza della ostinazione, con cui i protestanti perseverarono saldi nel loro proposito, e della divisione fra *i cattolici, Ferdinando addì 16 luglio si risolse per una proroga della conferenza, che, dopo lunghi negoziati, ai 28 di luglio venne promulgata nel recesso. Conformemente ad esso, riservata l’approvazione dell’imperatore, addì 28 ottobre dovrà aprirsii a Worms per il provvisorio componimento della questione religiosa una «conferenza cristiana», alla quale seguirà una dieta dell’impero per ulteriori risoluzioni. Alla conferenza parteciperanno undici membri d’ogni partito. Senza 1 Ofr. Laemmkr 282s. ; Pastor, Remiiansò