Neutralità del papa e suoi sforzi per la pace. 1(39 punto, che allo scoppio d’una guerra fra Carlo V e Francesco I il papa non aiuterebbe comechessia alcun partito e conserverebbe la più rigorosa neutralità. Egli non doveva nè promuovere nè impedire una lega difensiva degli stati italiani. Il papa s’obbligava a lasciare dormire per i prossimi sei mesi la controversia con Urbino intorno a Camerino insieme a quella con Ferrara ed a sospendere anche per tutto quel tempo le censure lanciate contro Urbino. Inoltre Paolo III promise per i Cantoni svizzeri cattolici il medesimo aiuto concesso da Clemente VII ed aiuto all’imperatore nel caso d’un attacco dei Turchi.1 Quanto alla contesa tra Ferdinando I e Zapolya vennero redatti articoli, sulla base dei quali dovevasi realizzare la pace in Ungheria ;2 finalmente, e ciò fu di ¡omma importanza, si fissò definitivamente la convocazione del concilio a Mantova per il 23 maggio dell’anno seguente.3 L’accordo tra l’imperatore e il papa riempì di disperazione il partito francese.4 Parecchi credevano ad un patto segreto circa Milano, al quale, come dicevasi, mirava Pier Luigi.5 In considerazione del successo ottenuto Carlo V poteva consolare5 di non essere riuscito ad indurre il papa alla rinunzia della sua neutralità ed a trarlo totalmente dalla sua. Significativa per la soddisfazione dei suoi famigliari è la frase del Granvella, che Paolo III ora era diventato del tutto imperiale.6 Questo modo di vedere era altrettanto infondato quanto le lamentele di Francesco I, il quale, da principio profondamente colpito dall’accordo, minacciando uno scisma si lagnò col nunzio, perchè il capo della Chiesa avesse aderito in tutto all’imperatore.7 In realtà il papa anche dopo osservò 1 Vedi Hergenröther IX, 947 s. : Gayangos V 2, n. 44: Capasso .1, 176 s. e Cardai;ns, Paul III, 197, 231 s. Mediante una lettera del cardinale E. Gonzaga Ehses (IV, cxxx) hia fissato la data giusta : il luogo Monterosolo Ivi ricordato non è Monterotondo, carne congettura Ehses, ma Monterosi (cfr. Forschungen zur deutschen Gesch. V, 573). Ea sospensione delle itene ecclesiastiche contro Camerino e i Vara no « ad' 6 tnenses » segui col * breve al vie. acn. cp. l'amerin, del 26 aprile 1536 (Aftn. t, -2, n. 160. Archivio segreto pontificio). 'Relati vanita te all’aiuto contro i Turchi cfr. il * breve a Carlo V del 12 giugno 1536 (Min. lire v. Arm. \1, t. 2, n. 339. Archivio segreto pontificio). Un definitivo accordo circa Ferrara intervenne sol-ianto ai 23 di gennaio del 1539: v. Nuntiaturbcrichte ILI, 405. 2 V. Nuntiaturberichte I, 73 ss., dove i particolari sul non soddisfacente svolgimento di questa faccenda. a Ofr. quanto dicemmo a p. 52 ss. * Cfr. la * relazione di G. M. della Porta dlel 30 aprile 1536 (Archivio di Statoin Firenze) e Nuntiaturberichte I. 73. 5 y. la ** relazione di F. Peregrino dell’8 maggio 1536. Archivio Gonzaga in Mantova. « Cfr. la relazione veneziana in Nuntiaturberichte I. 72. V. anche la “lettera di Guido da Crema del 5 giugno 1536 (Archi vioGonzaga in Mantova). 7 V. la lettera di Bragadino in Nuntiaturberichte I, 73, n. 2 ed anche presso Capasso I, 190 ; cfr. Cardauns, Paul III. 198.